PREMESSA
Il Massaggio Integrativo nasce stranamente ancor prima di
iniziare gli studi di tecniche manipolatrici, quando ancora nel 1979 insegnavo
e dirigevo una scuola di mimica – comunicazione gestuale a Roma.
Preparare saggi e spettacoli
significava iniziare il lavoro alle 10 del mattino per terminare all’1, 2 di
notte. La mia collaboratrice, quando vedeva la mia stanchezza, si avvicinava e
con delicatezza massaggiava il collo, le
spalle, la schiena. Una volta, durante uno di questi massaggi, mi venne
un pensiero: “perché non fare un massaggio che sia molto piacevole, che stimoli
positivamente il fisico e, di conseguenza, l’interiorità della persona?”
Un pensiero che diventò
riflessione ed elaborazione.
Ebbi modo di parlarne con medici
allopatici che, se pur con discrezione, alcuni dissero che l’idea era un po’
romantica, altri che ero idealista.
Abbandonato l’idea visto che non
trovavo riscontro, ripresi a concentrarmi sul mio lavoro. Un giorno, una mia
allieva mi regala un libro: Il linguaggio
della pelle di Ashley Montagu, professore di Anatomia e Antropologia che
cominciò a pensare sull’argomento pelle nel 1944 e negli anni successivi
contattò altri scienziati che facevano esperimenti tattili sui piccoli di varie
cavie di mammiferi. Dalla lettura delle prime pagine capii che le mie
riflessioni su un certo tipo di massaggio non erano stupide né romantiche,
forte del fatto che fuori dall’Italia c’erano persone che da anni facevano
ricerche sulla pelle.
Ripreso coraggio, con
l’entusiasmo della curiosità di conoscere, mi venne in mente quello che avrei
dovuto fare tempo prima: esporre le mie idee al medico cui facevo riferimento
dal 1976, anno di svolta poiché decisi di curarmi con l’omeopatia.
Il dott. Marcello Carosi, medico
antroposofo, omeopata, neuro-psichiatra, accolse con entusiasmo le mie ricerche
proponendomi di metterci a studiare: è stato il mio Maestro per 21 anni. Con lui studiavo i sensi, che secondo
l’Antroposofia sono dodici, e la fisioterapia. Con Maurice David in Francia,
studiavo Eutonia, poi tecnica di reflessologia, massaggi di Bioenergetica,
tecnica di massaggio Metamorfosi di Robert St. John. Così fui preso nel portare
avanti la scuola e gli studi di ricerca sui sensi; nel 1985 il dott. Carosi
decide che dovevo iniziare le terapie. Chiusa la scuola, mi concentrai sui casi,
subito piuttosto difficili, che il dottore mi aveva mandato. Continuavo a
creare stage con nuovi obiettivi: 'armonia fra corpo e mente' utilizzando i sensi, stimolando la coscienza.
Non ho mai interrotto gli studi con Marcello Carosi.
Non ho mai interrotto gli studi con Marcello Carosi.
Circa un anno dopo la dipartita
di Marcello nel 2001, inconsapevolmente riemerge l’obiettivo di un tempo,
“stimolare positivamente il fisico e di conseguenza l’interiorità”, assumendo
un aspetto più chiaro, più lineare, più preciso. E’ durante la ricerca sulla
pelle che all’improvviso mi rendo conto che sto lavorando sul vecchio
obiettivo: divento cosciente che negli anni questo seme è rimasto vivo,
muovendosi nel mio inconscio.
IL MASSAGGIO INTEGRATIVO
Il Massaggio Integrativo è un massaggio che viene fatto
sulle gambe e sui piedi della persona, usando i polpastrelli e con una
pressione che può variare da leggera allo sfioramento, secondo la necessità.
L’obiettivo è di stimolare
positivamente, in modo solare, l’energia del Sé che preferisco chiamare la
‘parte profonda’ dell’essere umano.
La parte profonda va intesa come
l’insieme delle qualità che caratterizzano l’essere umano in quanto organizzate
in un tutto unico, evidenziando così la diversità da individuo a individuo pur
avendo “essenze” che lo accomunano: aspetto stupefacente dell’esistenza.
Nella parte profonda risiede
l’essenza del pensiero intuitivo, creativo, la coscienza, il sentimento, il Sé.
E’ questa ‘parte profonda’ che segue un percorso preciso, chiaro, intelligente,
consapevole, ma che la persona spesso non riesce a vedere a causa di
interferenze del carattere, dell’intelletto e dell’emotività dipendenti da
sovrastrutture: elementi fortemente condizionanti, condizionati a loro volta
dal contesto socio culturale.
C’è una grande differenza fra il
pensiero formulato dalla mente e il pensiero che viene dal profondo dell’essere
umano.
E non sono molte le persone che
cercano un contatto, un ascolto della propria parte profonda: è comprensibile,
poiché questa è una strada difficile da seguire. A mio avviso stiamo
attraversando un periodo storico in cui prevale l’ombra ed una delle tante
conseguenze è la mistificazione, seppur in buona fede, della spiritualità per
sopperire al mistero della vita. Consapevolmente o no, siamo in tanti ad essere
ad un millimetro dalla linea Borderline. Non è quindi il momento di proporre
intellettualmente e/o collettivamente un lavoro sul proprio profondo. Ma è
possibile “tentare” di stimolare un contatto con la propria interiorità
mediante un percorso empirico, senza forzature, con semplicità, affinché
possano emergere dal profondo e soprattutto senza traumi, elementi sinceri,
chiari e su questi riflettere …se si vuole.
Inoltre, essendo un massaggio
fin’ora comunque piacevole, gradito da tutti, quando lessi che degli scienziati
avevano scoperto che le cellule sono intelligenti, ho pensato che forse le cellule
possono ricevere un imput stimolante e positivo.
In sintesi, il M.I. stimola la
parte profonda senza alcuna violenza, poiché ciò accade quando il pensiero
della persona che riceve il massaggio accetta di non prevalere/dominare, al
contrario si mette in ascolto, si mette ‘ad osservare’.
E’ altrettanto indispensabile che
il terapista utilizzi la tecnica idonea a garantire la preclusione di qualsiasi
propria interferenza. Non va sottovalutato che il massaggio è un contatto
tattile e a livelli sottili: su personalità poco equilibrate può assumere una
forma di potere da parte di chi opera.
Da 5 anni utilizzo il M.I. quando
ritengo sia il caso di proporlo alla persona che viene in terapia e se la
persona ‘sente’ di voler provare.
Concludo con una metafora:
provate a visualizzare un piccolo lago. Una persona, senza alcuna intenzione
personale (soggettiva), senza creare aspettative né suggestioni, semplicemente
lancia a parabola, quindi con rotondità, un sasso sul lago. Il sasso è materia
ed energia. Il moto dell’acqua, che comunque è fatto di rotondità, potrà
esserci o non esserci: non dipende da chi l’ha lanciato, ma dalle condizioni
favorevoli o meno di chi ha la proprietà del lago.
Il sasso è il medesimo, ogni lago
è diverso dagli altri. Il sasso può toccare ogni volta uno o più degli
innumerevoli frammenti di cui un essere umano è composto.
Socrate disse “conosci te
stesso”, ecco: il M.I. è una esperienza empirico – sensitivo – percettivo
dell’individuo come tentativo di ‘comprendere’ se stesso.
TECNICA TEORICA
Quando si è rapiti da un pensiero
che diventa obiettivo da realizzare, si viene rapiti dalla ricerca per cui ci
si affanna a cercare tutto quello che serve, nei limiti del proprio conosciuto,
ai fini di raggiungere l’obiettivo. Analizzando la pratica del M.I. emerge che
ci si avvale di varie tecniche e qualcosa di proprio.
La Reflessologia
Tenuta poco in considerazione
dalla scienza medica ufficiale, oggi è piuttosto conosciuta da buona parte
della popolazione. La pianta del piede, la palma della mano e l’interno
dell’orecchio sono divisi in zone o centri di riflesso.
I cinesi erano a conoscenza di
queste zone già 5.000 anni or sono: le utilizzavano, coadiuvati da altro
sapere, per fare le loro diagnosi e portare sollievo ai malati. E’ stato
dimostrato che mediante il massaggio di questi centri di riflesso i singoli
organi possono venire influenzati, ristabilendo così la loro normale
funzionalità.
Il mio punto di vista è che,
nella nostra cultura, fare diagnosi spetta solo al medico, così come le cure
specifiche per la malattia. E’ però altrettanto vero che la reflessologia è un
valido aiuto alle terapie mediche pur tenendo presente che, come ogni
disciplina, ha i suoi limiti.
L’Antroposofia fondata da Rudolf
Steiner
“L’Antroposofia è una via della
conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell’uomo allo spirituale
che è nell’Universo” Rudolf Steiner.
“Studio della ‘Scienza dello
Spirito’ orientata secondo la conoscenza integrale dell’uomo. Quindi,
precisando: ‘Scienza’ perché usa la metodologia propria della scienza, cioè
osservazione e studio dei dati direttamente rilevati e perscrutati; ‘dello
Spirito’ perché tiene conto dell’elemento che qualifica l’uomo e lo
contraddistingue da ogni altro essere della natura: la presenza dello spirito
il quale, poi, è il principio costitutivo che permette all’uomo di conoscere,
valutare, riflettere ai propri simili i risultati dell’indagine, creando le
premesse per un ulteriore perfezionamento.” Marcello Carosi – Iniziazione ai
Sensi sottili – ed. Mediterranee 2001
La lemniscata
Il movimento per formare la
lemniscata ricorda la forma del numero 8. Ma la sua caratteristica è un
movimento all’interno del quale vi sono due torsioni di cui una interna,
l’altra esterna, quindi ha la tridimensionalità in quanto il movimento,
nell’eseguire la forma, viene percorsa da dentro a fuori e da fuori a dentro.
Il punto d’incrocio è dunque anche un punto di ROVESCIAMENTO.
Per comprendere meglio e con
stupefacente semplicità è di aiuto fare una prova manuale, perché la si
visualizza molto bene:
si prende una striscia di carta
lunga circa 30 cm. e larga 4 cm. Si tiene in mano la striscia, le si fa una
torsione poi si uniscono i due estremi con dello scotch, nei due lati. Si
ottiene così un cerchio ‘ritorto’. Ora, con una penna, senza mai staccare la
sua punta dal foglio, questo è determinante, si percorre in mezzo alla striscia
di carta, tutta la circonferenza.
Si può constatare che tutti e due
i lati della striscia, quindi esterno ed interno, sono stati percorsi dalla
penna. Ultima mossa: con una forbice si taglia lungo la linea che è stata
tracciata dalla penna ed ecco così la forma della lemniscata.
Spazio per la striscia di carta
da sperimentare
“Disegnando la lemniscata
approfondiamo l’esperienza della polarità. L’interno si collega all’esterno,
l’alto al basso, pulsando tra l’incrociare e il dispiegare, il legare e lo
sciogliere.
Il Cielo risuona in accordo
con la Terra: non è esagerato dirlo. Perché il punto in cui a mezzogiorno il
sole culmina durante il suo percorso, descrive nel corso di un anno una
lemniscata nel cielo. La lemniscata mostra ogni anno una forma leggermente
diversa: questo movimento vivente di forme si svolge in un maestoso ritmo
cosmico di armonia delle sfere, e soltanto dopo 21.000 anni la
lemniscata ritorna nella stessa
forma. E’ DUNQUE FONDATO AFFERMARE CHE L’AZIONE CONGIUNTA DI LUCE SOLARE,
LEVITA’ SOLARE E GRAVITA’ TERRESTRE, CHE ORIGINA OGNI VITA SULLA TERRA, SI
MANIFESTA NELLA FORMA DI UNA LEMNISCATA!”. (Il creativo disegno di forme –
Rudolf Kutzli (antroposofo) - ed.: Natura e cultura
Massaggio Metamorfosi
Tecnica creata dal naturopata
inglese Robert St. John, il padre della terapia prenatale, intorno al 1975,
presentata in Italia a Firenze nel 1986.
St. John sostiene che durante lo
sviluppo fetale possono costituirsi possibili blocchi , ristagni di energia,
condizionando la qualità dello sviluppo psico-fisico successivo, quando ci sono
le ‘emozioni primarie’ (questi concetti si ritrovano anche nel metodo
Ghestalt), cioè i primi vissuti.
In altre parole il Massaggio
Metamorfosi genera un movimento di liberazione da patologie di antica data sia
fisiche che psicologiche. E’ un movimento di evoluzione-crescita.
Il Terapista
L’idea di utilizzare le vocali in
base al movimento delle dita, nelle varie fasi del M.I. da parte del terapista,
probabilmente è influenzata vuoi da un minimo di esperienza di Euritmia, vuoi
da corsi che ho fatto di Chirofonetica: due dei vari studi che fanno parte
dell’Antroposofia.
Ma a differenza degli obiettivi
mirati dagli studi sopra citati, il canto silenzioso, poiché fatto
interiormente, viene utilizzato affinché il terapista non formuli pensieri che
possono coinvolgere la persona massaggiata, né pensieri che riguardano se
stesso o di altro genere, in quanto potrebbero creare distrazione e/o
interferenze.
In altre parole, cantare una
vocale aiuta a mantenere la presenza necessaria a quanto si sta facendo, senza
coinvolgimento, sapendo che il terapista non può essere altro che lo strumento
di provocazione in quanto lancia il sasso, cosciente ma asettico: è il tramite
fra le forze dell’Universo e l’entità che viene massaggiata. In sintesi il
terapista è presente con l’attitudine di comprendere qualsiasi reazione della
persona, comunque cosciente che qualunque cosa accada non può fare altro che
ascoltare, accogliere ciò che non conosce.
La persona che riceve il
messaggio
Fino ad ora ho proposto il M.I. a
persone che già venivano in terapia per altri motivi. Voglio dire che ritengo
opportuno aspettare prima di tutto che nasca un rapporto di fiducia, poi
attendo un segnale che può essere l’umore della persona, una sua frase durante
un dialogo preliminare, un suo stato mentale o fisico, un segnale che mi
indichi di proporre il M.I., ma non lo propongo. Rifletto sul segnale. Voglio
un’altra verifica. Alle volte ne aspetto una terza.
Questo aspettare non costituisce
solo la verifica che è il momento giusto di proporre il M.I., serve anche a me
come preparazione a che la proposta esca senza forzature, senza correre il
rischio di mie proiezioni: sicuro, ma con distacco affinché esca con
semplicità.
E’ fondamentale non creare
aspettative, né suggestioni, tanto meno fomentare autosuggestioni: tutto ciò
inficerebbe la terapia. La fiducia della persona è necessaria poiché non spiego
nulla della terapia. L’unica cosa che dico è:
“Tenti di abbandonarsi. Si lasci
prendere dalle sensazioni. Se c’è qualcosa che la disturba nel massaggio può
farmi interrompere in qualsiasi momento, va molto bene anche questo. Si ricordi
che la protagonista è lei, non io.”
Le prime volte, sempre quando
l’occasione lo richiede, ripropongo la terapia. La fase successiva consiste nel
dare la responsabilità alla persona di richiedere il M.I. quando sente di
averne bisogno. L’ultima fase è un invito alla persona nel cercare di capire,
mediante le diverse esperienze che si hanno durante la seduta, qual è
l’obiettivo del M.I., cosa va a toccare.
Non c’è dogmatismo nelle fasi
sopra citate, ovviamente è necessaria una certa elasticità in base al principio
che ogni entità è diversa dalle al
C A R T E L L E
Consapevole di non essere
un medico, per come mi sono formato, da subito ho avvertito la necessità prima
di tutto di ascoltare la persona che veniva da me per avere un ‘suo’ quadro
generale di se stessa: è la base fondamentale per cercare di capire quali siano
gli elementi più appropriati nel tentativo di dare aiuto.
La trascrizione
dell’anamnesi serve per dar modo, al medico che legge, di farsi un proprio
quadro generale.
Per non correre il
rischio di scrivere ‘a modo mio’, trascrivo letteralmente quello che mi viene
detto dalla persona: sarà messo fra virgolette.
Se la persona si rilassa
molto, può capitare che va in quello che di primo acchito sembra sonno. Non è
così perché generalmente la persona è in uno stato particolare: da un lato
viene rapita dalle capacità percettive stimolate dal senso del tatto,
dall’altro può essere contemporaneamente presente alle varie fasi del
massaggio, per questo lo chiamo ‘stato di torpore’.
Gli anni della persona si
riferiscono al momento della prima seduta.
Dalle cartelle,
ovviamente, estrapolo solo le sedute che riguardano il Massaggio Integrativo (M.I.)
donna anni 48 professione: impiegata
24 maggio – rapporto
conflittuale con il padre. “Non posso parlarne"
riferendosi a
ricordi dell’infanzia.
Rapporto con la
madre: “era il mio rifugio sin da
quando ero piccola.
Non ho mai manifestato a mia
madre l’ammirazione nei suoi confronti”.
Gelosie in
Famiglia. Rapporto
con il fratello inesistente, con la
Sorella migliorato,
prima conflittuale nei suoi confronti
Lei è la terzogenita
Soffre di mal di
testa sin da bambina, dipendente da
Optalidon – colite
spastica – gastrite cronica – 2 ernie
cervicali – la
affatica oscillare tra il troppo pensare e
l’essere impulsiva –
sposata, copulazione con
difficoltà, anche
lui ha problemi ma “siamo aggrappati
l’un l’altro” –
periartrite spalla dx – operata di ciste
ovarica.
Statura bassa –
corpulenta – si muove come un armadio, le manca la rotondità nei movimenti, lei
ne è consapevole. E’ molto ansiosa. E’ venuta con la motivazione di lavorare
sulla schiena, arti superiori, collo, perché ha dolori.
Fa delle sedute, poi
sospende. Torna a maggio dell'anno successivo e prosegue con sedute regolari. Ho fatto
alcuni massaggi alla testa: la rilassavano molto. Nell’arco delle terapie
successive accenno all’interiorità. Lei disponibile, anche perché ha seguìto
dei miei seminari. Il suo corpo ha iniziato a sciogliersi. Inizierà a curarsi con l'omeopatia.
5 febbraio - M. I.
12 febbraio – molto
meglio con i dolori dell’ernia
M.I.
18 marzo – “mi sento di
reggere e mi meraviglio di riuscirci. Ho maggior
senso della realtà. Dialogo
nella crisi con mio marito”
M.I.
22 marzo – “con il
massaggio ai piedi ho scoperto che mi stimola i sogni."
25 marzo – “dopo la
terapia mi sono rilassata e la sera forte rilassatezza
così mi sono addormentata
subito. Sono meravigliata di me
stessa poiché reggo sia la
situazione familiare mia che quella
di mia madre” (grave malattia)
M.I. – è andata nel torpore
“con questo massaggio ho
scoperto che di fronte alle
situazioni non facili, da una
parte mi sento un poco
distaccata, con meno emotivo,
dall’altra più capace nel
riflettere”
1 aprile – propongo di
fare il M.I. solo sull’arto inf. Sx.- Accetta
8 aprile – “non ho avuto
grossi effetti, a livello esteriore si: uscita dopo
la terapia, mi accorgevo di più
delle persone per strada. Alcune
mi colpiscono, come se le
conoscessi. Nonostante problemi
economici e mai in vita mia mi
sono comprata delle cose per
sfizio, mi sono comprata delle
cose per me e una cosa per mio
marito. A livello interiore ho
fatto due sogni che riguardano il
passato. Nei due sogni emergeva
me perdente: era molto che
non facevo sogni con
frustrazione, da perdente. Il I° sogno un
dirigente che mi sgridava e io che
ero umiliata. Da sveglia non
ho avuto sconvolgimenti,
precedentemente ci stavo male: una
frustrazione che rimaneva nel
quotidiano. L’ho trovato positivo
Per la prima volta non sono
stata aggressiva con mia sorella.
In questi ultimi mesi mi sento
meno suscettibile."
M.I.
15 aprile – “dopo 7 mesi
tornate le mestruazioni, non sto facendo alcuna
cura. Sogni attinenti al
passato, ma li dimentico subito.
Continuo ad essere meno
impulsiva quindi mi sento più
Propensa al dialogo."
M.I. solo sull’arto inf. Sx
“Quando vado nel torpore,
all’improvviso rompo lo stato in cui
sono per ritornare all’erta.
Anche durante la notte mi accade
di restare all’erta non
entrando nel sonno. Controllo il respiro
anche se non vorrei.
22 aprile – “i primi due
giorni che seguono la terapia sogno parecchio e li
ricordo. Il sogno ha tirato
fuori la gelosia, la rabbia, il
prevalere del colore rosa,
opera d’arte rovinata da vernice
rosa. Dopo la terapia ho sentito
come camminavo:
sbandamenti nel senso che mi
sento spostata nella direzione
opposta, perché tutto l’arto
massaggiato lo sento più solido,
più sicuro, più aderente al
suolo, la traiettoria non dritta.
Prima resistevo alle
tentazioni/fisse come comprare borse,
ombrelli, ora cedo e compro."
M.I. solo su arto inf. Dx
29 aprile – E’ chiaro che
mi sono permesso di proporre questi esperimen-
ti, con l’assenso della
persona, poiché è molto evidente la
sua volontà di voler stare
meglio, di ricercare il positivo ma
senza aspettative, elementi
non facili da trovare nelle
persone.
“dopo la terapia sono stata attenta ai piedi. Il piede non trat-
tato: la direzione andava verso
il piede, traiettoria verso il
piede non trattato. Quando era
trattato il sx lo sentivo più a
terra, più forte, più sicuro.
Un po’ meno con il dx. Sempre so-
gno e questa volta sono tornata
ai banchi di scuola, sogni già
fatti quando andavo dallo
psicologo ma erano scuole del liceo
e stato d’animo da scolara con
le paure e terrore, insicurezza.
il sogno delle elementari: c’è
l’emotivo, ma soprattutto la par-
te adulta che faceva
considerazioni sdrammatizzando la figura
autoritaria dell’insegnante,
rendendomi conto degli strumenti
di potere che da piccola mi
terrorizzavano, ora ne prendo
atto."
M.I. solo su arto inf. Dx
6 maggio – “Buona energia
dopo la terapia e tanta. Uscita, ho sentito
maggior appoggio della gamba e
non ho avuto sbandamento
come nelle precedenti sedute.
Non mi lascio più prendere
dalle emozioni collettive,
meno emotività: mi piace di più
sentire l’autenticità mia e
delle persone. Dopo le sedute il
pensiero è sempre positivo. La
sera dopo la terapia avuto
diarrea, molta acqua,
influenza."
M.I. solo su arto inf. Dx
13 maggio – “Sto meglio,
meno stanchezza. Sogno molto e me li ricor-
do bene perché sono
particolari".
Capo: micromassaggio – cute –
fronte
20 maggio – “mi è
ritornato il vecchio modo di farmi giustizia. Un sogno
particolare: un mio collega
che stava a letto con un bambi-
no piccolo – lui è separato
ed ha una figlia. Mi dice che l’ha
comprato. Il giorno dopo ho
saputo che era morto suo pa-
dre. Altro sogno: ero in
Cina con mio marito e ci chiamano
per darci dei regali: era un
cagnolino. Diarrea frequente,
forse dovuto al gelato che
mangio molto. Dopo l’ultimo
massaggio sono uscita calma.
Oggi sono molto stanca."
M.I. – è andata nel torpore
“Prima del massaggio ho pensato che sarebbe
stato bello il massaggio con-
temporaneamente su tutti e
due gli arti inf. e buffo che alla fine lei
lo ha fatto senza sapere!
In effetti stavo modificando,
ampliando le varie fasi.
Nelle successive sedute è
stato necessario fare massaggi fisioterapici.
1 luglio – M.I. – è
andata nel torpore.
“ma ogni tanto mi riprendo di
scatto” (mi faccio spiegare cosa
intende per ‘mi riprendo di
scatto’) – Ti succede nel dormiveglia
o nel sonno di avere immagini in
cui cadi o ti senti senza il ter-
reno sotto i piedi e reagisci con
uno scatto.
Fin da bambina, ora mi succede
ogni tanto, quello che è raro,
di svegliarmi che mi manca il
respiro.” – Quindi non ti lasci
completamente andare?
“Da piccola avevo la sensazione
di continua perdita di mia madre
ogni volta che andava via per lavoro: era un'artista.
Il lavoro, dopo le
vacanze, non è stato più ripreso perché questa persona ha avuto gravi
problemi per il peggioramento del marito.
donna anni
65 professione: impiegata
in pensione
11 maggio – rapporto
con il padre: “è stato un crollo con la sua morte.
Per me è stato un
trauma dell’esistenza. Cambiati i
Valori. Dopo la sua
morte cambiato tutto in famiglia,
non è più esistita
rapporto con la
madre: “non ho avuto un rapporto fa-
cile. Ho studiato a
Roma dove c’era mia zia che mi ha
fatto da madre. Mi
sentivo una figlia non legittima per
il carattere così
diverso da mia madre e mia sorella."
Secondogenita.
Separata quando il figlio aveva circa
9 anni, lo ha
cresciuto da sola anche economicamente
Persona molto coraggiosa.
Riflessiva. Senza paura di vedere in faccia la realtà. Desiderosa di una
crescita interiore, non dogmatica ma aperta ai pensieri di sostanza. Ha
cresciuto il figlio con coraggio; difficile rapporto con lui, grande affetto
reciproco senza manifestazioni fisiche. Ansia implosa. Da molto tempo si occupa
di un cugino, figlio della zia dalla quale ha vissuto, perché ha gravi handicap
e la preoccupa molto.
E’ venuta per problemi
alla cervicale, collo, lombo-sacrale, echi di periartrite avuta anni or sono.
Ha seguito vari miei
stage nel corso degli anni.
Ha interessi culturali,
va a concerti, cinema, teatro, legge libri, è stata iscritta alla III°
università per vari anni.
Ogni anno fa uno o due
cicli di richiamo come cura per i dolori suddetti o se subentrano fattori nuovi.
Da molti anni si cura con
l’Omeopatia e la medicina Antroposofica, solo se necessario utilizza
l’allopatia.
10 febbraio 2004 –
lavoro sui piedi e fisioterapia.
nelle sedute successive,
accenno pratico al M.I.
13 aprile – M.I.
16 aprile – “mi sento una
stabilità nel camminare, mi sento più sicura”
mass. Fisioterapico
18 maggio – M.I.
21 maggio – “la dott.ssa
mi ha dato ricostituenti per la fiacca. Il lavoro
sui piedi funziona: sento
sempre la sicurezza nel movimen-
to”
Altre sedute con il M.I.
che le piace, ma non emerge nulla, né chiedo.
19 gennaio 2007 – M.I. –
è andata nel torpore.
22 gennaio – “dopo la
terapia mi sono sentita tranquilla, rilassata, non
sentivo dolori. Anche andando
a letto il collo non era do-
lente, in genere un pochino
mi duole. Ho dormito bene la
notte. In genere stento a
dormire per i pensieri, la sera
della terapia addormentata
bene.”
Sempre pronta a fare i miei stage nel corso degli anni.
Ha continuato a venire, con l'attenzione al fisico, ora ha 80 anni, spera di mantenersi
autonoma. Oggi è meno ansiosa. Ha un suo equilibrio, voglia di viaggiare, di
conoscere, si gode ogni momento che è positivo.
Negli ultimi anni (e fino all'ultimo) mi chiedeva ora il M. I. ora il massaggio al capo. E' deceduta a 87 anni per un tumore che aveva deciso di non curare.
C A R T E L L E
Consapevole di non essere
un medico, per come mi sono formato, da subito ho avvertito la necessità prima
di tutto di ascoltare la persona che veniva da me per avere un ‘suo’ quadro
generale di s
Cod.
A1 donna anni 48 professione: impiegata
24 maggio 2002 – rapporto
conflittuale con il padre. “Non posso parlarne
riferendosi a
ricordi dell’infanzia.
Rapporto con la
madre: “era il mio rifugio sin da
Quando ero piccola.
Non ho mai manifestato a mia
Madre l’ammirazione nei suoi confronti”.
Gelosie in
Famiglia. Rapporto
con il fratello inesistente, con la
Sorella migliorato,
prima conflittuale nei suoi confronti
Lei è la terzogenita
Soffre di mal di
testa sin da bambina, dipendente da
Optalidon – colite
spastica – gastrite cronica – 2 ernie
Cervicali – la
affatica oscillare tra il troppo pensare e
L’essere impulsiva –
sposata, copulazione con
Difficoltà, anche
lui ha problemi ma “siamo aggrappati
L’un l’altro” –
periartrite spalla dx – a 25 anni operata
Di ciste ovarica.
Statura bassa –
corpulenta – si muove come un armadio, le manca la rotondità nei movimenti, lei
ne è consapevole. E’ molto ansiosa. E’ venuta con la motivazione di lavorare
sulla schiena, arti sup., collo, perché ha dolori.
Fa delle sedute, poi
sospende. Torna a maggio del 2003 e prosegue con sedute regolari. Ho fatto
alcuni massaggi alla testa che la rilassavano molto. Nell’arco delle terapie
successive accenno all’interiorità. Lei disponibile, anche perché ha seguìto
dei miei stage; il suo corpo non è più un armadio, ha un rapporto migliore:
riesce ad ascoltarlo.
Dal 2006 sta cercando di
curarsi con l’omeopatia.
5 febbraio 2004 –
Massaggio Integrativo
12 febbraio – molto
meglio con i dolori dell’ernia
M.I.
18 marzo – “mi sento di
reggere e mi meraviglio di riuscirci. Ho maggior
senso della realtà. Dialogo
nella crisi con mio marito”
M.I.
22 marzo – “con il
massaggio ai piedi ho scoperto che mi stimola i sogni.
25 marzo – “dopo la
terapia mi sono rilassata e la sera forte rilassatezza
così mi sono addormentata
subito. Sono meravigliata di me
stessa poiché reggo sia la
situazione familiare mia che quella
di mia madre” (Ha l’Alzheimer)
M.I. – è andata nel torpore
“con questo massaggio ho
scoperto che di fronte alle
situazioni non facili, da una
parte mi sento un poco
distaccata, con meno emotivo,
dall’altra più capace nel
riflettere”
1 aprile – propongo di
fare il M.I. solo sull’arto inf. Sx.- Accetta
8 aprile – “non ho avuto
grossi effetti, a livello esteriore si: uscita dopo
la terapia, mi accorgevo di più
delle persone per strada.Alcune
mi colpiscono, come se le
conoscessi. Nonostante problemi
economici e mai in vita mia mi
sono comprata delle cose per
sfizio, mi sono comprata delle
cose per me e una cosa per mio
marito. A livello interiore ho
fatto due sogni che riguardano il
passato. Nei due sogni emergeva
me perdente: era molto che
non facevo sogni con
frustrazione, da perdente. Il I° sogno un
dirigente che mi sgridava e io che
ero umiliata. Da sveglia non
ho avuto sconvolgimenti,
precedentemente ci stavo male: una
frustrazione che rimaneva nel
quotidiano. L’ho trovato positivo
Per la prima volta non sono
stata aggressiva con mia sorella.
In questi ultimi mesi mi sento
meno suscettibile.
M.I. solo sull’arto inf. sx
15 aprile – “dopo 7 mesi
tornate le mestruazioni, non sto facendo alcuna
cura. Sogni attinenti al
passato, ma li dimentico subito.
Continuo ad essere meno
impulsiva quindi mi sento più
Propensa al dialogo.
M.I. solo sull’arto inf. Sx
“Quando vado nel torpore,
all’improvviso rompo lo stato in cui
sono per ritornare all’erta.
Anche durante la notte mi accade
di restare all’erta non
entrando nel sonno. Controllo il respiro
anche se non vorrei.
22 aprile – “i primi due
giorni che seguono la terapia sogno parecchio e li
ricordo. Il sogno ha tirato
fuori la gelosia, la rabbia, il
prevalere del colore rosa,
opera d’arte rovinata da vernice
rosa. Dopo la terapia ho sentito
come camminavo:
sbandamenti nel senso che mi
sento spostata nella direzione
opposta, perché tutto l’arto
massaggiato lo sento più solido,
più sicuro, più aderente al
suolo, la traiettoria non dritta.
Prima resistevo alle
tentazioni/fisse come comprare borse,
ombrelli, ora cedo e compro.
M.I. solo su arto inf. Dx
29 aprile – E’ chiaro che
mi sono permesso di proporre questi esperimen-
ti, con l’assenso della
persona, poiché è molto evidente la
sua volontà di voler stare
meglio, di ricercare il positivo e
senza aspettative, elementi
non facili da trovare nelle
persone.
“dopo la terapia sono stata attenta ai piedi. Il piede non trat-
tato: la direzione andava verso
il piede, traiettoria verso il
piede non trattato. Quando era
trattato il sx lo sentivo più a
terra, più forte, più sicuro.
Un po’ meno con il dx. Sempre so-
gno e questa volta sono tornata
ai banchi di scuola, sogni già
fatti quando andavo dallo
psicologo ma erano scuole del liceo
e stato d’animo da scolara con
le paure e terrore, insicurezza.
il sogno delle elementari:c’è
l’emotivo, ma soprattutto la par-
te adulta che faceva
considerazioni sdrammatizzando la figura
autoritaria dell’insegnante,
rendendomi conto degli strumenti
di potere che da piccola mi
terrorizzavano, ora ne prendo
atto.
M.I. solo su arto inf. Dx
6 maggio – “Buona energia
dopo la terapia e tanta. Uscita, ho sentito
maggior appoggio della gamba e
non ho avuto sbandamento
come nelle precedenti sedute.
Non mi lascio più prendere
dalle emozioni collettive,
meno emotività: mi piace di più
sentire l’autenticità mia e
delle persone. Dopo le sedute il
pensiero è sempre positivo. La
sera dopo la terapia avuto
diarrea, molta acqua,
influenza.
M.I. solo su arto inf. Dx
13 maggio – “Sto meglio,
meno stanchezza. Sogno molto e me li ricor-
do bene perché sono
particolari.
Capo: micromassaggio – cute –
fronte
20 maggio – “mi è
ritornato il vecchio modo di farmi giustizia. Un sogno
particolare: un mio collega
che stava a letto con un bambi-
no piccolo – lui è separato
ed ha una figlia. Mi dice che l’ha
comprato. Il giorno dopo ho
saputo che era morto suo pa-
dre. Altro sogno: ero in
Cina con mio marito e ci chiamano
per darci dei regali: era un
cagnolino. Diarrea frequente,
forse dovuto al gelato che
mangio molto. Dopo l’ultimo
massaggio sono uscita calma.
Oggi sono molto stanca.
M.I. – è andata nel torpore
“poi ho pensato che sarebbe
stato bello il massaggio con-
temporaneamente su tutti e
due i piedi e buffo che alla fine
lo ha fatto senza sapere!
In effetti stavo modificando,
ampliando le varie fasi.
Nelle successive sedute è
stato necessario fare massaggi fisioterapici.
1 luglio – M.I. – è
andata nel torpore.
“ma ogni tanto mi riprendo di
scatto” (mi faccio spiegare cosa
intende per ‘mi riprendo di
scatto’) – Ti succede nel dormiveglia
o nel sonno di avere immagini in
cui cadi o ti senti senza il ter-
reno sotto i piedi e reagisci con
uno scatto?
“Fin da bambina, ora mi succede
ogni tanto, quello che è raro
di svegliarmi che mi manca il
respiro.” – Quindi non ti lasci
completamente andare?
“Da piccola avevo la sensazione
di continua perdita di mia ma-
dre ogni volta che andava a fare
un’opera, essendo una can-
tante lirica.
Il lavoro, dopo le
vacanze, non è stato più ripreso perché questa persona ha cominciato ad avere
gravi problemi per la salute del marito il quale ha peggiorato progressivamente
fino ad essere affetto da bipolarismo.
Cod. A2 donna anni
65 professione: impiegata
in
Pensione
11 maggio 1994 – rapporto
con il padre: “è stato un crollo la sua morte.
Per me è stato un
trauma dell’esistenza. Cambiati i
Valori. Dopo la sua
morte cambiato tutto in famiglia,
non è più esistita
rapporto con la
madre: “non ho avuto un rapporto fa-
cile. Ho studiato a
Roma dove c’era mia zia che mi ha
fatto da madre. Mi
sentivo una figlia non legittima per
il carattere così
diverso da mia madre e mia sorella.
Secondogenita.
Separata quando il figlio aveva circa
9 anni, lo ha
cresciuto da sola anche economicamente
Persona molto coraggiosa.
Riflessiva. Senza paura di vedere in faccia la realtà. Desiderosa di una
crescita interiore, non dogmatica ma aperta ai pensieri di sostanza. Ha
cresciuto il figlio con coraggio; difficile rapporto con lui, grande affetto
reciproco senza manifestazioni fisiche. Ansia implosa. Da molto tempo si occupa
di un cugino, figlio della zia dalla quale ha vissuto, perché ha gravi handicap
e la preoccupa molto.
E’ venuta per problemi
alla cervicale, collo, lombo-sacrale, echi di periartrite avuta anni or sono.
Ha seguito vari miei
stage nel corso degli anni.
Ha interessi culturali,
va a concerti, cinema, teatro, legge libri, è stata iscritta alla III°
università per vari anni.
Ogni anno fa uno o due
cicli di richiamo o se subentrano fattori nuovi.
Da molti anni si cura con
l’Omeopatia e la medicina Antroposofica, solo se necessario utilizza
l’allopatia.
10 febbraio 2004 –
lavorando sui piedi accenno al M.I. – precedentemen-
te ho lavorato,
fuori dal mass. Fisioterapico, sul capo
nelle sedute successive,
accenno pratico al M.I.
13 aprile – M.I.
16 aprile – “mi sento una
stabilità nel camminare, mi sento più sicura”
mass. Fisioterapico
18 maggio – M.I.
21 maggio – “la dott.ssa
mi ha dato ricostituenti per la fiacca. Il lavoro
sui piedi funziona: sento
sempre la sicurezza nel movimen-
to”
Altre sedute con il M.I.
che le piace, ma non emerge nulla, né chiedo.
19 gennaio 2007 – M.I. –
è andata nel torpore.
22 gennaio – “dopo la
terapia mi sono sentita tranquilla, rilassata, non
sentivo dolori. Anche andando
a letto il collo non era do-
lente, in genere un pochino
mi duole. Ho dormito bene la
notte. In genere stento a
dormire per i pensieri, la sera
della terapia addormentata
bene.”
Ha continuato a venire,
ma volge la sua attenzione al fisico, ora ha 80 anni, spera di mantenersi
autonoma. Oggi è meno ansiosa. Ha un suo equilibrio, voglia di viaggiare, di
conoscere, si gode ogni momento bello che la vita le dà. Si annoia con le
persone anziane!
Tornata nel 2009 per
problemi di sciatica, al Piriforme, coxo-femorale, ma non mi ha più chiesto del
M.I.
Cod.
A3 uomo anni 54 professione: impiegato
5 aprile 2004 – rapporto
con il padre: “militare dell’aeronautica, poca
pazienza, intollerante”
rapporto con la madre:
“buono, mi tratta come se fossi
un bambino. Le sono
molto affezionato, le voglio bene”
Ha una gemella, lui è il
V° figlio. Giocava con la sorella,
elementari nella stessa
classe, erano timidi.
E’ venuto perché a
febbraio, per la prima volta è caduto in depressione. E’ sempre stato ansioso,
le cose nuove gli mettono paura. Molto alto, magro, aspetto molto fragile, lo
sguardo rivela insicurezza e desiderio di protezione, ma che è anche lontano.
Dice di voler curasi per stare bene, ma dal timbro di voce sembrano frasi
automatiche, lui è da un’altranto bello che la vita le dà. Si annoia con le
persone anziane!
Tornata nel 2009 per
problemi di sciatica, al Piriforme, coxo-femorale, ma non mi ha più chiesto del
M.I.
Cod.
A3 uomo anni 54 professione: impiegato
5 aprile 2004 – rapporto
con il padre: “militare dell’aeronautica, poca
pazienza, intollerante”
rapporto con la madre:
“buono, mi tratta come se fossi
un bambino. Le sono
molto affezionato, le voglio bene”
Ha una gemella, lui è il
V° figlio. Giocava con la sorella,
elementari nella stessa
classe, erano timidi.
parte. Il suo Io è
debolissimo. Va da una psicologa (non era meglio una figura maschile?). Si cura
con l’allopatia. Nessun interesse culturale.
Gli propongo il M.I.
9 aprile – “dopo la
terapia la sera mi sentivo più rilassato. Avevo i piedi
più caldi, non mi succedeva da
tempo. Ho fatto un bel sogno
e lo ricordo, non mi accadeva da
tanto tempo, in genere ricor-
do gli incubi. Sonno profondo.
Il sogno: stavo a Chioggia, mai
stato, visitavo la città, la
laguna, i palazzi, ero solo in gondola
con un rematore, guardavo il
paesaggio. In questi giorni umo-
re mobile.
M.I.
15 aprile – “sembra che
sto un po’ meglio. Il 29 dovrei rientrare al lavo-
ro, ma sono combattuto se
andare o no. Sento che se allun-
go i tempi diventa sempre più
difficile rientrare… Vengo per-
ché voglio farmi
aiutare…Pensavo di essere in un modo e mi
sono scoperto diverso… Dopo la terapia la
notte ho sognato
di volare, una cosa
naturalissima, altre volte ho fatto questo
sogno: sensazione piacevole
vedere le cose dall’alto. Sono
un pochino meno angosciato,
più realista. Piedi caldi dopo la
terapia e tutta la notte
successiva.”
M.I.
19 aprile – “va meglio.
Sono più tranquillo. Sotto l’occhio dx trema il mu-
scolo”
Lavoro sulla respirazione
22 aprile – “Ho fatto la
respirazione solo questa mattina. Ho diminuito
il sonnifero. Ho sognato che
ero a Trento dove sono stato nel
’75 quando ho cominciato a
lavorare. Voglio tornare al lavo-
ro”
M.I.
26 aprile – Sento che
reggono meglio le gambe. La sera i piedi sono
freddi.
Mass. Fisioterapico
29 aprile – “dopo la
terapia sensazione di essere più rilassato, di avere
più energia. Al lavoro sono
corteggiato dalle colleghe”
6 maggio – “tornato al
lavoro è andata bene, ho degli amici, sento di
aver fatto bene tornare al
lavoro. Il morale è più alto.”
M.I.
13 maggio – “ho ripreso
il ritmo normale. Il lavoro va bene. Meglio
l’umore. Ho ripreso le mie
forze.”
M.I.
17 maggio – “hoi levato
la pasticca di ansiolitico, ne prendo 2 invece di 3
Mi sto godendo il fatto di
essere uscito fuori dalla depressio-
Ne. Il positivo è che ho
reagito.
M.I.
20 maggio – “va meglio.
Faccio la respirazione prima di dormire, vedo
che mi addormento prima. Mi
sento in grado di affrontare
i problemi”
Perché non provi a dire al
medico se puoi togliere la pillola
Per il sonno?
In questa e nelle
successive sedute faccio mass. Fisioterapici perché accusa problemi fisici.
Inoltre non sono convinto degli effetti del M.I. perché avverto sempre che, pur
essendo lui in buona fede e crede in quello che dice, lui è da un’altra parte
e, ovviamente, non lo sa.
15 luglio – “la notte mi
sveglio 1 o 2 volte, anche se non tutte le notti. Il
collo va bene”
M.I.
Interrompiamo per le
vacanze, ma non tornerà perché nei mesi successivi avrà dei peggioramenti, fino
alla diagnosi di bipolarismo.
Cod.
A4 donna anni
68 professione: impiegata
in
Pensione
14 gennaio 2002– rapporto
con il padre: “meraviglioso ma breve, l’ho
perso a 12 anni”
rapporto con la
madre: “molto severa, poco affettuo-
sa, dava i sensi di
colpa, era ansiosa”
ha un fratellastro
e una sorellastra, nati dal primo
matrimonio della
madre. Quando muore la madre,
che viveva con lei,
ha avuto un esaurimento nervo-
so: non faceva
nulla tutto il giorno. Poi si è trasferita
a Roma dove c’era
la sorellastra (ora deceduta) e
il nipote. Quando
da giovane si è sposata è rimasta
vedova dopo un
mese: il marito deceduto per proble-
mi di cuore che le
aveva taciuto. A Roma poi, ha avu-
to un altro rapporto
non durato molto perché lui è de-
ceduto per un
tumore.
“non sono stata
tenera con me stessa. Spesso pensa-
vo: è colpa mia? –
ho fatto sempre tutto in fretta,
correre al lavoro,
nel mangiare, persino in bagno
sforzavo per
sbrigarmi così sono arrivata alla stiti-
chezza”
mancanza di autostima,
nervosa, ansiosa, timore di sbagliare, di non capire, della solitudine. Ha
molta paura di soffrire. Desiderosa di cambiare, di rendere più positiva la sua
vita. Ha partecipato a dei miei stage. Nell’arco della sua vita non ha avuto
interessi culturali, ora però ha cominciato ad occuparsi di se stessa per
tentare di migliorare.
Si cura con la medicina
ufficiale, ma sarà sempre più interessata a seguire quella omeopatica.
E’ venuta da me perché ha dolori di varia
natura sia sulla schiena, che sul collo, capo, inoltre ha problemi ai reni,
ogni tanto ha la cistite.
Nel tempo ho potuto
constatare che la reflessologia le è particolarmente congeniale, ormai da tempo
quando non va bene la vescica, la pancia, i reni, già dopo la prima seduta si
sente migliorare ….. ovviamente perché grazie al cielo non è mai nulla di
grave!
6 aprile 2004 – “ho
un’insufficienza renale cronica, questo mi mette an-
goscia. Dormo poco. Non
accetto la malattia che ho e
ho paura”
Le propongo il M.I., subito dopo
il suo volto era visibil-
Mente disteso nella
muscolatura, con un ‘pensiero’
Ancora contratto
9 aprile – “dopo la
terapia sono stata più calma”
M.I.
13 aprile –
“psicologicamente sto meglio, meno pessimista. Dormo
meglio”
M.I. – si è rilassata ancora
di più
16 aprile – “dormo di
più. Meno tirata di fronte alle paure. Non mi ri-
cordo i sogni in genere, ora
invece me li ricordo.”
M.I. -
molto rilassata
20 aprile – “sono stata
male di stomaco per farmaco sbagliato, psicologi-
camente sto male per
somatizzazione. Se dormo incubi di
morte”
M.I.
23 aprile – “subentrata
la cistite, mi ha messo in agitazione, ho preso
l’antibiotico ora smesso.”
M.I.
30 aprile – “piena di
angoscia. Sono fiacca”
M.I.
7 maggio – “gambe che
tremano, mi danno debolezza. Mi ricordo di più
i sogni belli e brutti”
lavoro sui reni direttamente
e poi M.I. – è andata nel
torpore
“Credo sia una delle prime
volte in cui mi sono veramente
rilassata”
11 maggio – “va
abbastanza meglio:dormo di più: meno fissata sui reni
che non funzionano,
diminuita l’angoscia. Più voglia di fare”
reni, direttamente – M.I.
14 maggio – “non ho più
l’angoscia che avevo prima. Il pizzicore alla go-
la non ce l’ho più, era un
fatto nervoso”
reni, direttamente – M.I.
Caduta per strada, le
sedute successive sono state occupate da mass. Fisioterapici. Tornata l’anno
successivo per problemi fisici, riparla dell’ansia. Poiché è molto presa dalla
reflessologia visto che le fa subito effetto, le ricordo il M.I.
15 aprile 2005 – M.I.
19 aprile – “prima della
terapia, la sera non sentivo il respiro normale
con ansia accumulata nel tempo.
Dopo la terapia, la sera mi
sono sentita scaricata di tutte
le tensioni. Sono entrata in uno
stato di benessere CHE PERO’ MI
FACEVA PAURA. Da un po’
di tempo a questa parte ascolto
quello che sento. Ieri avuto
un po’ di angoscia perché mio
nipote si è sentito male di nuo-
vo, però sono riuscita a
gestirmi l’angoscia.
Prevalendo dolori
muscolari e degli organi, le sedute successive sono state occupate dalla
reflessologia e mass. Fisioterapici. Inoltre aspetto che arrivi il tempo in cui
sia più consapevole degli effetti del M.I.: i suoi tempi di assimilazione sono
molto lenti, differentemente dai suoi pensieri che si accavallano nella corsa.
14 febbraio 2006 – M.I. –
è andata nel torpore
“sono entrata in
un’altra dimensione”
21 febbraio – “ho capito
che non mi angoscio come prima. Non mi sve-
glio alle 4 pensando che
non andrò al bagno per evacuare.
Mi sento più rilassata”
Reflessologia
28 febbraio – M.I.
7 marzo – “dormo meglio.
Bisogna imparare a convivere con i propri ma-
lanni. L’ultima volta sono
riuscita poco a lasciarmi andare, pe-
rò sono più calma”
Dopo l’ultimo incontro come hai
passato il pomeriggio?
“Mi sentivo rilassata. Mi pare
che non scappo subito”
reflessologia
14 marzo – M.I.
“all’inizio ho messo a fuoco il
viso di mio padre che ho perso
a 12 anni. Poi tante immagini
a colori vivaci, belli. Andavo e
tornavo come le onde”
Verso la fine del M.I. hanno
suonato alla porta: lei è tornata
Presente, ma non si è
scomposta. Riprendo il mass. Ed è su-
Bito tornata nel torpore.
Cosa insolita dato il suo carattere.
21 marzo – “mi sento un
po’ più serena”
M.I.
Torna a settembre a causa
dei soliti problemi fisici e di organi.
19 aprile 2007 – “sono
stressata, mal di pancia, ho proprio bisogno di
rilassarmi. Quando
sono angosciata cado, ieri caduta,
ma niente di grave”
M.I. – andata nel
torpore per 18 minuti
“la pancia la sento
più rilassata. Ho vissuto situazioni
strane e astratte, è
come il mio carattere, che vado di
palo in frasca.
Ricordo pensieri senza filo logico. La
volta precedente avevo
quasi parlato con mio padre
(non l’aveva detto).
Sono entrata in una dimensione
aerea per pochissimo
e poi mi riaddormentavo. Asso-
lutamente non è come il sonno della
notte”
23 aprile – M.I.
“volevo che venissero fuori i
miei genitori, ma non riuscivo,
così ho smesso di pensare. Poi,
allora, ho avuto l’immagine
di una donna giovane, bionda,
sbracata su di una panchina.
Poi tante persone che andavano
e venivano, ma non conosce-
Vo nessuno. Poi i colori: un
verde chiaro bellissimo, poi un
Azzurro. Ma tutto a ondate.
Ogni tanto tornavo presente ai
Miei pensieri.
2 maggio – “sono meno
tesa da quando faccio l’Integrativo. Prendo le
cose con più pacatezza, anche
se ogni tanto affiora il nervo-
sismo la mattina, prima di
alzarmi e la sera”
M.I.
“questa volta guidava il
pensiero. Per un momento sentivo
il corpo sospeso, senza peso.
14 maggio – M.I. – si è
lasciata andare
24 maggio – “cambiato il
cristallino all’occhio dx, vedo meglio i colori.
Sono stata calmissima prima
dell’operazione, cosa che è
Raro per me. Sono caduta per
strada, dolore alla caviglia”
Nelle sedute successive
lavoro sulla caviglia sx.
4 giugno – “meglio la
caviglia. Ho caos nella testa, preferisco il M.I.”
M.I. – finalmente lo ha
chiesto lei: è un altro piccolo pas-
So in avanti
6 dicembre – M.I.
“che fatica che mi sento di
aver fatto: ho avuto una serie
di incubi che mi facevano
angosciare,ma non so spiegare gli
incubi, non mi ricordo. Solo
quando mi sono ripresa ho visto
una serie di pallini neri
come a pioggia. Sentivo allo stoma-
co come se una mano mi
stringesse e spingesse in mezzo
allo stomaco e un dolore
alle costole. Tornata nel torpore
ancora incubo che non
ricordo con stesse sensazioni. Ritor-
nata in me, poi nuovamente
nel torpore, incubo, ancora
stesse sensazioni ma più
forte sia allo stomaco, che alle co-
stole. Mal di testa
passeggero, sensazione di voler andar-
mene, poi tutto passato.
Dopo la terapia mi sento rilassata,
ma indolenzita, come se mi
fosse aperto il torace. La testa
come se mi fosse
risciacquata, di aver la testa libera.
Da quando faccio terapia con
te non ho più la rabbia, gli
Scatti, cose che me la
prendevo, ora le lascio anche se non
Del tutto: ad un certo punto
dico basta”
10 dicembre – M.I.
“In questo periodo dormo
bene. Sono più calma. Anche
questa volta ho avuto
incubi: due aquile nere che nel volo
si scontravano e le penne
tutte per aria. Un susseguirsi di
persone, colleghe mie,
quando lavoravo a Bologna 25 anni
fa. Poi un trattore
piccolo su mattoni sconnessi.”
L’anno successivo sedute
sempre con reflessologia e mass. Fisioterapici.
21 maggio 2009 – M.I.
“ho avuto angoscia.
Immagini, alcune di persone altre
come un
caleidoscopio. Non m’era mai successo. Ho
avuto una stretta
allo stomaco, sentivo qualcosa che
mi dovevo liberare:
una cosa che mi comprimeva, non
formata, un
caleidoscopio. Poi tornavo vigile, poi di
nuovo riandavo nel torpore.
Volevo interrompere, ma
poi ho voluto
continuare il massaggio.
Da un po’ di tempo
sento come se certi cibi mi fanno
Bene dentro, sento
che quello che decido mi fa stare
Meglio dentro”
Ho spiegato gli
obiettivi del M.I. e cosa sta accadendo
Interiormente. Ho
evidenziato i passaggi evolutivi che
Ha fatto in questi anni, ma
che sta a lei riconoscerli:
Quindi più fiducia
in se stessa.
Ha continuato a venire
per problemi agli organi interni.
2 novembre – “Dovrei fare
il M.I. perché mi sta venendo un’angoscia”
M.I.
5 novembre – “Andata
benino. Come la reflessologia mi fa bene anche il
M.I. perché non ho avuto
più incubi, quindi rifacciamolo”
M.I. – prima volta che è
andata nel torpore senza ritegno
“Durante il massaggio: ho
litigato di brutto con tutti, ero
arrabbiatissima. Molte
volte batticuore allo stomaco, poi
immagine di castagne, non
ricordo altro”
12 novembre – M.I.
Mi telefona il giorno dopo:
“Dopo uscita dalla terapia mi
Sono sentita di aver
svuotato tutto quello che avevo
Dentro: durante il M.I.
è uscito tanto litigio, non ricordo
Con chi. Questa volta è stato più
esplosivo, come se si
Sturasse il tappo di una
bottiglia di spumante”
E ora come ti senti?
“Adesso un po’ stanca”
E di umore?
“Sto tranquilla”
Cod.
A5 donna anni
58 professione: dirigente
in un
Ministero
1 aprile 1998 – rapporto
con il padre: “migliore che con mia madre, ma
troppo severo con me,
ora è buono perché riesco a dire
quello che penso”
rapporto con la madre:
“difficile, ma recuperato dopo la
sua morte. Era molto
orgogliosa. Non condividevo le sue
idee, a suo modo era
autoritaria”
Primogenita di tre
figlie. Ha sposato il primo ragazzo
Avuto, sapendo che non sarebbe andata bene
poiché lui
Amava molte donne. Hanno
tre figlie. Convissuto con il
Marito per non
traumatizzare le figlie. Per molti anni ha
Avuto una relazione con
un uomo vivendo il compromes-
So di amicizia per non
creare casini nella loro cerchia di
Amicizie, visto che è
anche amica della moglie – ignara
A 39 anni operata per
carcinoma.
Ce l’ha con se stessa? –
“no, perché sono una dura, forse
Per soffrire meno”
Ha un filo di
malinconia: “nella vita avrei voluto fare altre
Cose, ai miei tempi
venivano considerate cose fuori dal
Mondo; avrei voluto fare
il medico e cose artistiche come
Ballare, ma i genitori
non approvavano”
Temperamento decisamente
flemmatico. Tende alla malinconia/piccole depressioni, ma poi reagisce. Viene
da una famiglia meridionale, educata secondo la mentalità borghese della
Campania. Difficoltà a prendere decisioni importanti. Timore della solitudine.
Ogni tanto ansia.
Si cura con l’omeopatia.
Venuta per problemi
fisici e per la depressione.
Partecipa ai miei
seminari e stage.
18 maggio – mass.
Fisioterapici – capo: micromassaggio
“ho sentito il cervello nel
liquido amniotico”
29 maggio – “non ho mai
scelto liberamente: ora scelgo di andare in
pensione”
Riuscirà a mettere in atto
la decisione nel dicembre 2001,
spinta da effettivi torti
subiti al lavoro.
19 novembre 2002 – “ho
parlato con mio marito, abbiamo discusso dei
nostri
malesseri, così abbiamo deciso di separarci
anche dalla
convivenza”
Tema trattato
lungamente da quando viene in tera-
Pia poiché non
disgiunto dal problema solitudine e
Altre paure,
inoltre, nonostante la convivenza per
Non
traumatizzare le figlie, queste comunque
Hanno avuto
problemi.
Ora si sente più
forte.
Continuano gli incontri
per lunghi cicli.
26 aprile 2004 – “mi
sento più concentrata e fattiva”
Le propongo il M.I.
30 aprile – “dopo la
terapia, nel pomeriggio sentivo i piedi ben piantati
a terra. Nei giorni seguenti
dovevo fare molte cose di pensie-
ro, però ero animata da una
straordinaria calma nell’affronta-
re un troppo che mi gravava
addosso. Oggi sento pesantezza
sul petto: c’entra la partenza
per …”
M.I.
11 maggio – “sono senza
energia, mi sono stancata molto. Dopo l’ultima
terapia è rimasto il
distacco dalle ansie. La pesantezza sul
petto andata via e non è
tornata neppure quando facevo le-
zione con un pochino di
ansia”
M.I.
23 maggio 2005 – “ho
cominciato a smantellare la casa del babbo (dece-
duto), questo mi
scuote, mi stanca. Sensazione di oc-
clusione al petto alto durante la
notte: mi sono alzata
andata sul divano e
fatto rilassamento e respirazione,
mi ha aiutato a
stare meglio.”
M.I.
27 maggio – “la notte
dopo la terapia e la notte successiva dormito be-
nissimo. Poi una notte in
bianco, ma la sera dopo avevo il
saggio in teatro. Poi
dormito benissimo questa notte. Dopo
l’ultima terapia ho avuto più
energia, ma anche isteria per
dover fare troppe cose”
3 giugno – “in casa ho
fatto un lavoro pesante, sento stanchezza. Ho bi-
sogno di liberarmi di uno stato
mentale di confusione e di
irritabilità”
M.I. – è andata nel torpore – piccole reazioni nervose nei
Piedi
7 giugno – “mi sento
irritabile e gravata dalle cose che devo fare: mi
pesano terribilmente”
reflessologia – mass.
Fisioterapici
20 settembre –
“apparentemente sto bene. Non dormo la notte. Man-
canza di una presenza
affettiva. Dentro di me c’è un
turbinìo”
M.I.
23 settembre – “ho
dormito bene in queste notti e più profondamente.
Dopo la terapia mi
sentivo i piedi ben piantati a terra
(vedi 30 aprile 2004 –
lei non ricorda- non dico nulla)
e la testa leggera.
Sento rigidità al collo”
M.I.
27 settembre – “sono
calma anche se ho molte cose da fare”
M.I.
4 ottobre – “questa notte
non ho dormito: timore di Alzheimer”
M.I.
7 ottobre – “questa notte
non ho dormito. Il massaggio mi aiuta a dor-
mire per due notti. Non
dormire dipende dal fatto che mi
addormento davanti alla TV e
poi mi devo svegliare per an-
dare a letto”
mass. Fisioterapico
17 aprile 2007 –
“interiormente sto un pochino meglio. Ho una confu-
sione mentale”
Le propongo il M.I.
“ho avuto tante cose,
sensazioni di quando ero bambi-
na. Volevo afferrare
l’immagine ma non ci sono riusci-
ta. Ho anche sentito
la carezza del liquido amniotico”
(vedi 18 maggio 1998)
23 aprile – “depressa,
sotto terra.”
Quali sono i pensieri?
“non riesco ad affrontare le
cose. Tanto si muore, ossa diven-
tiamo, chi se ne frega”
Da dove nascono questi
pensieri? – dialogo
Che ricordi dell’ultima
terapia?
“non ho fatto altro che liberarmi
attraverso il respiro, da an-
sia: mi è durato una
mezz’oretta e mi ha scaricato. Sentivo
una leggerezza nel camminare.
Va meglio il ginocchio. Mi ha
dato un gran senso di
benessere”
M.I.
26 aprile – “non c’è
stato il senso di benessere come la volta presedente.
Tornata a casa ho ricominciato
ad essere attiva. La notte ho
Dormito benissimo e a lungo.
Sto reagendo, sono meno de-
Pressa”
M.I.
Ti ricordi qualcosa? – “No,
niente”
3 maggio – “mi pare che
questo massaggio mi dà più vigore nel fare le
cose. La notte dopo la terapia
ho dormito bene, meno de
pressa.
M.I.
“è ricorrente la sensazione
di essere nel liquido amniotico”
Sai qualcosa di quando tua
madre ti ha partorito?”
“travaglio lungo e difficile,
sono nata con l’aiuto del forcipe”
10 maggio – “ho molta più
energia”
M.I.
17 maggio – “chi mi vede
dall’esterno mi vede stanca, triste, che non
sto bene. Però non mi sto
lasciando andare. Adesso dor-
mo bene, con questa terapia
dormo meglio e mi addor-
mento con maggior rapidità”
altro massaggio
24 maggio – “sono
depressa e incazzata. Mi manca l’amore, un com-
pagno. Mi sento mangiata
dalle figlie, un po’ da tutto”
M.I.
31 maggio – “l’occhio sx
che batte da una settimana. Non dormo bene”
Abbiamo parlato del
tentativo di rafforzare l’Io. Dell’equi-
Librio fra il dare e avere
spazi personali.
“durante il massaggio ultimo,
nella fase del mass circola-
re ai malleoli, mi ha
condotto alle orecchie: feto, prossimo
alla nascita. Il passaggio
verso un’antico obliato, gesto di
tenerezza prima di venire
alla luce è il sentimento che ora
si impone. Durante la
lemniscata ho sentito la ricomposi-
zione del dualismo che
caratterizza ogni essere umano:
acquiescenza e collera,
egoismo e altruismo; il segno del-
l’infinito (si riferisce alla
lemniscata) riconduce all’armoni-
a ed equilibrio ciò che
quotidianamente ci lacera. Mi pare
poi che il tallone è il
punto terminale degli organi genitali”
M.I.
“l’immagine del feto torna
sempre all’inizio del massaggio.
Alla fine avevo l’immagine
di un grumo color verde chiaris-
Simo che si è materializzato
in mare. Nella lemniscata su
Ambedue i piedi una luce bianchissima”
14 giugno – “dopo la
terapia, ho riflettuto a come si dovrebbe vivere: un
abbandono al fluire della
vita con l’essere vigile. Essere pre-
sente”
Cosa intendi per ‘essere
presente’?
“l’ascolto, la comunicazione
con gli altri, la consapevolezza
di sé”
Cioè la coscienza?
“difficile mettere in
pratica”
M.I.
28 giugno – “buon momento,
anche grintosa”
M.I.
19 dicembre – “nervosa,
poi mi lascio andare alla depressione, tristezza”
M.I.
“ho avuto contatto con
un’altra persona che stava dentro
di me come se lei prendesse il
posto mio e io andassi
nell’incoscienza”
6 marzo 2008 – “sto
cadendo nel buco nero della depressione”
M.I.
“mi sono sentita più
serena, meno oppressa, meno in-
cazzata”
Negli incontri successivi
fatto altro lavoro perché morsa da un cane.
6 ottobre –
“affaticamento fisico e psichico. Sono variabile: un giorno
efficiente, un giorno senza
forze”
M.I.
“ho sentito più tensioni che
non nelle volte precedenti”
13ottobre – “il giorno
dopo la terapia avuto molta energia, più attenta
alle cose che mi stavano
attorno,…accorgermi delle cose
che prima non notavo. Il
giorno successivo mi sentivo uno
straccio. Poi ho ripreso un
equilibrio normale. Tendo agli
eccessi”
M.I.
“sento che ne trae beneficio
anche la pancia, perché sento
che si rilassa e poi nella
settimana mi sono accorta che si
sono regolarizzate le mie
funzioni intestinali”
Consiglio di comprare un
quaderno per scrivere quello che
Emerge dal massaggio.
20 ottobre – “le
ginocchia vanno bene”
M.I.
“questo massaggio si
riflette subito sulla pancia, sugli
organi”
3 novembre – M.I. – Ogni
volta si sente la reazione della pancia me-
diante rumori: gli organi interni
si rilassano
1 dicembre – M.I.
Abbiamo parlato del
significato, degli obiettivi del M.I.
23 febbraio 2009 – M.I.
16 marzo – M.I.
7 maggio – “perdita di
memoria”
Decido di lavorare sul capo
11 maggio – “mi ha
giovato il lavoro sulla testa”
M.I.
“vissuto molte cose, ma non
ricordo nulla”
14 maggio – “dopo la
terapia è andata bene, avevo più energia e calma,
ma è durato fino al giorno
dopo”
A mio avviso domina lo stato
di mancanza affettivo-sessu-
Ale che la condiziona. Ho
dei dubbi sull’efficacia del M.I.
Su di lei.
“Il mass. Al capo mi da sicuramente
energia, capacità di
pensiero”
capo: mass. Con i pollici
18 maggio – “il giorno
dopo stata in un buco nero, poi stata meglio, ho
avuto più presenza, maggior
quiete: Ho affrontato una cosa
che dovevo fare da mesi, ma
non avevo la forza di affronta-
re: mettere a posto delle
vecchie foto”
Riprovo con il M.I. - Non ricorda nulla dopo il massaggio,
precedentemente non
accadeva. Ne deduco che il M.I. non
va bene per lei: al di là
delle sensazioni che la persona può
vivere, è un mass.
Rilassante – lei è flemmatica con proble-
mi che frenano l’energia –
con il mass. Al capo e la sua rea-
zione positiva si evidenzia
la necessità di essere ‘stuzzicata’.
21 maggio – “dopo la
terapia giornata pesante perché ho fatto troppe
cose. La mattina dopo
agitata, ansiosa, non sapevo cosa
fare. Mi sono calmata, rimessa a
letto”
Le riferisco quanto
riflettuto sul M.I. e perché ritengo più
Congeniale quello al capo.
Le suggerisco di non fare cose
Che esaltano lo stare fuori
dal mondo: scegliere cose che
Piacciono ma che la fanno
stare con i piedi a terra. E’ buono
Continuare a fare teatro, ma
forse anche balli sud-america-
Ni.
Copo:
13 luglio – capo
16 luglio – “stata bene
anche di umore, presente, senza angosce”
capo
20 luglio – “giorni un
po’ stressanti perché ho aiutato mia figlia con la
sua bambina. Il lavoro che
facciamo funziona perché ho sem-
pre buona energia. Il mass. Alla testa mi dà
più energia e
più stabilità”
capo
4 gennaio 2010 – M.I.
11 gennaio – “Domani mi
opero all’alluce valgo. Forse mi fa bene il M.I.”
M.I.
“Durante il m. ho sentito
che il naso si sturava, anche
l’altra volta stessa cosa.
Ho sentito i femori, non so dire
cosa ho sentito, ma li ho
percepiti, c’erano. Lo stomaco
movimento rumoroso, di
digestione”
31 maggio – “Sono stanca
e ansiosa. Ho bisogno del M.I. perché mi riap-
pacifico con me stessa”
M.I.
“Durante il m. ho sentito
leggeri dolori al petto e come un
accelerazione del battito
cardiaco”
Durato molto?
“No, ma si è presentato
varie volte”
Ti ricordi qualcosa di
quanto vissuto durante il m.?
“No, non ricordo nulla”
21 giugno – “Fisicamente
sto bene. Dolore alla spalla passato. Psicologi-
camente sto bene. Un po’
stanca. Vorrei l’I.
M.I.
cod.
A6 donna anni
52 professione: impiegata
19 marzo 1999 – rapporto
con il padre: “non l’ho vissuto, mi fa piangere
la mancanza dei
genitori. Era silenzioso, non si poneva
il problema del dialogo
con i figli. Buono, il ricordo è vi-
vo perché ero in
gravidanza mentre lui stava andando-
sene.”
rapporto con la madre:
“era sofferente, depressa, buo-
na. Non ci sono stati
per tanto tempo nella nostra vita,
non ricordo abbracci,
carezze. La ricordo malata, aveva
problemi polmonari,
così dovevo occuparmi di mio fra-
tello più piccolo. Da
piccoli non ci sono stati legami di
giochi fra fratelli,
ci siamo ritrovati da adulti e siamo
ora molto legati. Lei
è deceduta quando io ero ragazza:
desiderio di dirle tante
cose e non poterlo fare.
Quarta di 5 figli, il
primo deceduto a 3 mesi.
Sposata, hanno due
figlie
Di suo marito dice:
“conosco i nostri limiti: io solare,
lui lunare, è un puro.
Siamo andati in analisi insieme
ma per breve tempo.
Crediamo fermamente nella fami-
glia. Da giovane
intravedevo in lui la bontà, ma non ero
innamorata, non ho
stima di lui, l’ho sempre spinto a
fare. Poi ho sentito
un trasporto quando lui si è matu-
rato.
Vari esaurimenti
nervosi, andata dallo psichiatra.
Problemi alla tiroide:
gozzo plurinodale.
Andata dall’analista,
dopo un anno interrotto. Poi dalla
Psicologa, ma non si è
trovata bene. Altro psicologo per
Terapia di coppia: lui ha
interrotto perché lo psicologo
Ha detto che era
troppo chiuso, in seguito dice a lei che
Ha un muro oltre il
quale lei non riesce ad andare avan-
Ti.
Non le piace il lavoro
di impiegata.
“sono andata avanti
sempre arrabbiata dai 24 anni,
contemporaneamente
avevo dolori alle ossa”
ha un bisogno per lei molto
importante?
“per realizzare un
proprio bisogno non ci si può perde-
re perché è un
rischio”
Difficoltà al sonno
profondo. Soffre di claustrofobie.
Dopo il primo parto
avuto esaurimento vervoso, dopo il
Secondo ha avuto
l’allopecia androgenetica.
Grosso entusiasmo
tradotto in un caos che la travolge. Iperattiva, isteria, ipersensibile,
ansiosa, timida, disistima di sé, difficoltà di ascolto, non accetta gli eventi
della vita, forse insoddisfazioni sessuali mentre ne ha bisogno e forse
inibizioni. Non si sente realizzata:
profonda frustrazione.
Si cura con l’omeopatia.
E’ venuta perché è piena
di tensioni: dolori alla testa lato dx, zigomo, orecchio, occhio dx, al
sacro-iliaco lato dx, gomito dx.
La terapia le funziona:
dolori attenuati, per periodi medio/brevi spariscono ma altri sopraggiungono.
Sospesa la terapia nel
2001 e 2002, poi tornata. Con il tempo e con molto savoir faire ha tentato di
stabilire lei cosa fare in terapia, l’assecondo, quando ritengo necessario
intervenire le spiego perché è bene fare quanto le propongo.
2 dicembre 2004 – Le
propongo il M.I.
6 dicembre – “andata
meglio, dormito bene, poi tornati i dolori su schie-
na e collo”
20 dicembre – la
respirazione – M.I.
31 luglio 2006 – capo – è
andata nel torpore per la prima volta
27 dicembre 2007 – M.I.
Su di lei il M.I. è
nullo. Non ha mai detto una parola a riguardo.
E’ interessante, perché
fino ad ora tutti, anche quelli che non hanno dato importanza al M.I., comunque
hanno detto che era gradevole. Ormai la sua impostazione di vita è soffrire e
dare attenzione solo al corpo inteso come muscoli, nervi, tendini. Più di una
volta mi è capitato di percepire qualcosa di nascosto in lei, ma non sono in
grado di vedere bene: forse c’è in lei un aspetto di masochismo inconscio, nel
senso di piacere quando si aggredisce il dolore. Da tenere presente che lei si
lamenta sempre, ma regge bene al dolore fisico quando viene manipolata nelle
parti appunto dolenti (mi chiede una pressione molto forte che generalmente non
uso).
Cod. A7 donna anni
57 professione: impiegata
10 maggio 2004 –
appendicite a 6 anni: 3 giorni in coma, febbre alta
gravidanza
extrauterina, poi due parti normali
nel ’94 adenoma al
seno dx – ’96 ernia ombelicale
neurodermatite da stess - dorme poco –
lavoro in orari non
regolari: di notte o all’alba
’94 fibroma
all’utero
Molto emotiva, non parla
molto. E’ qui per tensioni e dolori fisici
relfessologia e mass.
Fisioterapici
24 maggio – M.I.
“sentivo le mani bollenti,
movimenti di pancia”
27 maggio – “aria nella
pancia, ma non dolente, Meglio l’umore. La notte
ho riposato come un sasso.
Mi sento una vitalità diversa. La
pressione che sentivo in
testa sta allentando. Le persone di-
cono che il viso è migliore.
Mi sento più contenta”
M.I.
3 giugno – “Sono stata
bene dopo la terapia. Poi ho dovuto lavorare an-
che di notte, quindi tornato lo
stess”
reflessologia
17 giugno – “una notte mi
si è scatenato un attacco di panico: non
trovavo al cellulare i figli,
ho cominciato a pensare male, la
mattina mi è passato. Oggi mi
sento tesa. In generale ho più
energia.”
M.I. – non riesce ad
ascoltare/sentire il m.
21 giugno – “Va meglio,
sono io che devo regolare alcune cose. Non va
bene l’intestino”
Reflessologia
Nonostante gli effetti
del M.I. preferisce altra terapia
Cod.
A8 donna anni
49 professione: commerciante
22 luglio 2004 –
cerebropatia neonatale con deficienza mentale – encefa-
lopatia congenita –
strabismo – è stata bombardata di
ormoni –
sempre sofferto di mal
di testa
cresciuta dai genitori
(madre contadina, padre commer-
ciante venuto dal niente) che
l’anno seguita molto bene
rifiutando di mandarla
in centri specializzati. Accettata e
amata dai genitori i
quali dedicavano tempo con regola-
rità al linguaggio cognitivo della figlia
lavora fin da giovane
al negozio dei genitori
la pelle è insensibile
a fonti di calore
evidente cifosi e
schisi di S1, rotoscoliosi sx convessa
tratto lombare
gravi problemi agli
occhi, vede molto poco
grave ustione alla
caviglia dx, con ricostruzione della
pelle
Umore sempre allegro persona
buona e generosa, nessuna malizia, ma molto attenta a ciò che sta intorno, alle
persone, nonostante veda poco…o forse per questo! Acuta nel capire lo stato di
salute dei familiari.
La cosa interessante,
anche esula dallo specifico del M.I., quando è venuta ho fatto prove di
sensibilità della pelle: non individua fonte di calore – con due piume, una a
pelo meno morbido, l’altra molto morbido: non sente nulla. Nel 2007, quindi due
anni e mezzo dopo, ripeto le prove di sensibilità della pelle: sente il calore,
ma non individua il punto. Provo con la prima piuma: sente e individua il punto
in cui viene toccata. Idem con la piuma leggera, sbaglia in due punti.
Nel 2005 comincerà ad
usare l’omeopatia.
4 agosto – le propongo il
M.I.
interruzione per vacanze
22 ottobre – M.I.
27 ottobre – “dopo la
terapia ho orinato moltissimo. La notte non riuscivo
a trovare la posizione
giusta.Le altre notti successive ho
dormito. Le fitte sulla
schiena sono diminuite.
M.I.
29 ottobre – “orino molto
anche di notte,ma mi riaddormento subito.
Più rare le fitte, non ci
faccio più caso”
M.I.
2 novembre – “per due
notti svegliata dal dolore forte su tutta la schie-
na, poi è andata bene”
mass. Fisioterapici
7 dicembre – “tutte le
sere sento dolore su scapola sx”
M.I.
10 dicembre – “dopo la
terapia, la sera non ho avuto dolore, le sere suc-
cessive tornato il
dolore. Con il M.I. mi si riscaldano le
mani e i piedi ché li ho
sempre freddi: d’estate, al mare,
faccio il bagno alle 13
solo per 10 minuti perché dopo
sento freddo”
M.I.
14 dicembre – “dopo la
terapia sono stata bene, anche oggi”
capo: micromassaggio
“mi sa che mi sono
addormentata, ho visto buio. Mi suc-
cede la stessa cosa
quando fai il M.I
17 dicembre – M.I.
18 gennaio 2005 – M.I.
- è andata nel torpore
21 gennaio – M.I.
7 febbraio 2006 – “da
quando vengo qui riprendo l’ascensore che non
prendevo da quando
avevo 12 anni perché c’ero rima-
sta bloccata. In questa settimana
sono stata meglio,
però sento ancora il
punto dolente.
Purtroppo il muscolo, una
sezione del trapezio inferiore, si irrigidisce all’umidità, il calore e la
manipolazione lo ridistende, difficile, almeno per me, risolvere in modo
definitivo.
19 febbraio 2007 – lavoro sul capo
5 marzo – capo: emisfero
sx
“sento calde le dita della mano
sx, le palme calde ambedue,
le dita della mano dx fredde
come sempre. Noto che in questi
giorni, dall’ultima terapia, ho
le mani bollenti”
19 e 26 febbraio – lavoro
sul capo
5 marzo – “Noto che in
questi giorni,dall’ultima terapia, ho le mani
bollenti.”
Capo: emisfero sx
“sento calde le dita della mano
sx. Le palme calde ambedue, le
dita della mano dx fredde come
sempre”.
12 marzo – capo: emisfero
sx -
Chiedo se sente differenze
tra un lato e l’altro
“più leggerezza su tutti e
due i lati”
Senti altre cose?
“no, solo una bella
leggerezza alla testa e le mani calde”
Dal 9 giugno 2008 ho
iniziato a lavorare sulla caviglia ustionata anni prima: pelle, colore e
pigmento alla vista non sono omogenei. Oggi, ad un anno di distanza, il colore
è diventato più omogeneo.
L’intenzione è di vedere
se la persona, di cui necessita tempi lenti, si coinvolge sia nel M.I. che in
quello al capo. Viene regolarmente una volta a settimana.
25 gennaio 2010 – sta
attraversando un momento difficile e doloroso a
causa di una
sorella e del suo marito, i quali fanno
inghippi per avere
tutta l’eredità (il padre è deceduto
senza lasciare testamento) senza una
divisione equa
e lei ne soffre
perché si sente tradita nell’affetto e
nella sua
generosità visto che ha regalato alla nipote
una casetta al
mare.
Colgo l’occasione,
le propongo il M.I. che accetta.
1 febbraio – “Dormito bene per 2/3 notti.
Poi questioni di famiglia che tu
sai, mi hanno agitato. Ho
paura che mio cognato mi vuole
far interdire. Questa
notte ho dormito bene”.
29 marzo – “La sorella mi vuole far
interdire. Sono incazzata. Oggi
desidero il massaggio ai
piedi.
M.I
Cod.
A9 donna anni
46 maestra elementare/politico
9 gennaio 2002 – a 40 anni tolto utero e
ovaie per fibroma. In menopa-
usa scompensi di
pressione. Sofferto di reumatismi
dall’età di 8 anni.
Frequenti dolori alla schiena, spesso
ha il ‘colpo della
strega’.
Muscolatura
inflaccidita dovuto a vita sedentaria. E’ in sovrappeso. Persona pigra ma non
si lascia andare. Riflessiva, sa ascoltare, intelletto vivace e aperto. E’
venuta per dolori alla schiena.
18
novembre 2004 – M.I.
si è
addormentata. “Ho sentito le aderenze agli
inguini”
13
gennaio 2005 – M.I.
24
febbraio – M.I.
28
febbraio – “Buon effetto del M.I. Ho retto le fatiche dei giorni succes-
sivi. Ho avuto giorni
stressanti, ma non blocchi e dolori di
schiena. Sento che la
pianta dei piedi poggia meglio al suo-
lo”.
21 marzo
– M.I.
“Questo massaggio è un mix
veramente sapiente, ogni volta
è un’esperienza diversa.
Durante una riunione di lavoro dolo-
re alla dorsale: mi sono messa
a respirare sul punto dolente
e si è sciolto….. Poi c’è che
non mi spavento più di restare
bloccata. Per resistere
bisogna accogliere”
22 giugno
2006 – M.I.
“E’ buffo dormire e
sapere di dormire”
In realtà solo la
prima volta si è ‘addormentata’ mentre
Nelle successive è andata
nel ‘torpore’
26 giugno
– “Gli effetti dell’ultima terapia: presente, ma tranquilla. Pian-
te dei piedi calde. Dormo
meglio.”
29 giugno
– M.I.
“Io penso che dormo male: qui
non perdo la percezione di
stare qui, sono più vigile,
mi perdo di meno”.
Spiego la differenza fra
torpore e sonno. Le propongo di cer-
Care gli obiettivi del M.I.
6 luglio
2007 – M.I.
24 luglio
– M.I.
“Che cosa strana questo
massaggio perché si perde ma si
percepisce”
30 luglio
– “Lo stato di quiete dopo l’integrativo, è successo come pre-
vedevi”
20
gennaio 2010 – “Non riesco ad acchiapparmi. Niente respirazione,
non dormo, mangio
molto. Vorrei fare il M.I.”
M.I.
“Mi sento
benissimo: un rilassamento molto profon-
do”
27
gennaio – Comincio a stare un po’ meglio. Eco del M.I.: acquietata
e dormito un po’ meglio”
Cod. A10
uomo anni 41
parrucchiere
4
novembre 2004 – rottura della tibia gamba dx. Lesione occhio dx.
Problemi alla
cervicale. Si addormenta tardi perché
Vuole leggere, ma
la mattina fatica a rimettersi in
Moto. Dolori su
lombo-sacrale. Frequenti crampi ai
Piedi. Stomaco e fegato
sensibili.
Impressione
di persona sola in un mondo un po’ suo. Accudisce la madre anziana. Rigidità
interna, non capisco l’origine ma non indago perché la persona è molto chiusa,
sensibile, fragilità che combatte.
22
novembre – M.I.
29
novembre – “Curiosa la terapia fatta. Sensazione di stare nel dormi-
veglia, ma presente”.
Parlando scopro che non
si è lasciato andare.
24
gennaio 2005 – “L’es. della respirazione mi ha fatto capire quanto po-
co respiro”
M.I.
31
gennaio – “Dopo la terapia ho sentito benessere, una certa energia,
calore, durato per 2
giorni. Agilità e leggerezza dopo il
trattamento”
M.I.
Ha
cominciato a saltare gli appuntamenti e non è più venuto
Cod. A11
donna anni 48
consulente
23
novembre 2004 – “Ho una madre depressa fin da giovane.Buon rap-
porto. Quando è
deceduta lei ho perso la vista oc-
chio sx, poi
ritornata. Anche da piccola mangiavo
poco, sempre
avuto problemi ad addormentarmi,
avevo paura della
guerra e dell’inferno. Avevo un
carattere
scontroso e timida. Ho un marito affetto
da leucocitosi,
mi fa paura. Voglio fare, ma me lo
impedisco. Sono ipersensibile,
iperemotiva, intui-
tiva, ansiosa.
Non lavoro, sono in uno stato de-
pressivo. Ho
fobie.”
2
sedute a settimana
21
gennaio 2005 – M.I.
28
gennaio – “L’ultima volta è andata bene, senso di leggerezza, buon-
umore. Dormito bene”
M.I.
Non
è più venuta
Cod. A12
donna anni 34
organizzatrice amministra-
zione
– commerciante
2
ottobre 1998 – Figlia di separati: non vuole vedere il padre da anni,
madre obesa. Accusa
dolori su spalla dx, schiena.
“Sento tensione
interiore, bisogno di ritrovare l’equi-
librio interno. Punti
fissi che si stanno deteriorando.”
Non crede più nel
lavoro che fa. Con il compagno non
Va bene, ma sente che
non può decidere, dorme molto,
ansia nel dover
cercare un'altra casa.
Fisicamente
solida, persona forte ma interiormente rigida e fragile. Reprime l’emotivo,
deve essere combattiva: tutto l’opposto della madre.
Domina,
male, le angosce. Si blocca nel sentimento. Riuscirà a dividersi
Dal
compagno nel 1999. In un mio stage incontra un vecchio compagno di scuola con
il quale si metterà insieme: avranno due bambine.
E’
venuta in terapia a periodi alterni.
14
giugno 2005 – “Mi sento abbastanza equilibrata. Sento solo ansia e la
paura della morte in
senso lato”.
Propongo il M.I. - è
andata nel torpore
“Ho visto vari
colori, prima angoscianti, poi colori sem-
pre più chiari,
questo durante il m. sulla gamba dx”
(durante la 3° fase)
14
ottobre – M.I.
21
ottobre – “Ho avuto la sensazione di calore sulle gambe e ai piedi,
freddo il resto del corpo.
Tornato il senso di sicurezza, af-
fronto le cose meglio.
Rimasta a lungo una bella sensazio-
ne e una buona carica
addosso. Ipercinetica per una set-
timana, voglia di stare con
persone.
25
marzo 2009 – “Sono incazzata con il mondo intero”
Vuoi dire con te
stessa!
“So bene la causa e
il dolore si sta affievolendo”
M.I.
1
aprile – “Mi è morto un gatto. L’ultimo massaggio mi ha fatto stare me-
glio alla spalla e mi sentivo
più solida. Ora crollo con la morte
del gatto”
25
giugno – M.I. (pressione forte)
“Più vigile, ma sprofondata.
Colori, ma più sensazioni. Pen-
sieri che si sono aggirati
nella mia vita di questo momento,
ma pensieri positivi, cosa
strana perché ho pensieri negativi
in questo momento: è morta la
sorella della mia socia in li-
breria, mia madre sempre più obesa deve fare
unì’operazio-
ne per ernia ombelicale.
Avevo iniziato con un pensiero ne-
gativo, ma fra me e me ho
detto – basta, che diamine! – so-
no iniziati quelli positivi”
Cod. A13
uomo anni 63
insegnante in pensione
17
giugno 2005 – terzogenito, un mese prima di nascere la madre ri-
mane vedova e lo
allatta piangendo. Da piccolo soffriva
per dermatite: ai
Monti di Creta curato e superato il
problema. Nel ’76 la
madre ha un tumore: tornata la
dermatite. Con il
tempo si modifica la malattia: ‘der-
matite da contatto
con bicromato di potassio’. Nei pe-
riodi acuti della
dermatite, che si manifesta sempre
nei piedi, usa
permanganato di potassio. Ernia discale
L3-L4, protrusioni alla
lombare, discopatia.
E’ venuto perché
vuole provare a curare la dermatite
Fuori dalla medicina
convenzionale: ha provato con
L’omeopatia,
naturopatia e altro.
Persona
flemmatica, stati d’animo che tendono a implodere, molto timido si sforza di
socializzare. Fa collage che ha esposto in mostre. Autoprotettivo. Trovo che i
piedi hanno un’affezione infiammatoria cutanea acuta recidivante con piaghe
sanguinanti e forte prurito. Credo che nasconda un problema al sacro perché
cammina con una rigidità evidente della colonna vert forse condizionata dal
bacino.
17
giugno 2005 – Propongo il M.I.
21
giugno – “La sera, dopo la terapia, andato a letto e non ho avuto qua-
si niente prurito
contrariamente a prima che, come mi di-
stendo, ho pruriti. La notte
ho dormito di meno. Nei giorni
successivi mi sono grattato
di meno. Penso sia bene conti-
nuare così”
Le piaghe non sono più
sanguinanti.
M.I.
24
giugno – “Dopo la terapia più fastidio al dx, il calore è diminuito. La
notte non ho dormito bene”
piedi: con olio di rosmarino
per togliere il ‘fuoco’
Le piaghe si sono chiuse.
28
giugno – “Il rosmarino mi ha fatto bene: diminuito il fuoco per 2
giorni. Meno prurito. Il
piede dx si sta asciugando parecchio”
piedi: con olio di rosmarino. Non richiede
il M.I.
20
dicembre 2006 – “Di nuovo infiammazione, ho usato il cortisone che
mi ha fatto bene
solo all’inizio. Con crema Optiderm
funziona di più.
Ora, oltre la dermatite ho anche la
psoriasi”
Come stai
interiormente?
“Incazzato”
22
dicembre – “I piedi sono meno congestionati, meno pelle aperta”
M.I. pressione forte
“Ho avuto la sensazione
di avere i piedi nel mare”
Ha parlato: difficoltà
all’ascolto delle sensazioni, di la-
Sciarsi andare, se non lo
richiede non faccio M.I.
27
dicembre – “I piedi stanno meglioquasi tutte le ferite si sono chiu-
se. Non ho più
prurito.Sto facendo sogni molto densi,
come dei cortometraggi,
cioè più sogni uno dopo l’al-
tro. Mi è tornato alla
mente in questi giorni una cosa mai
detta a qualcuno: fra gli
8 e i 12 anni, quando mi trovavo
da solo in casa avevo una
cosa fisica, una sensazione for-
te, quella che se
decidevo di camminare sollevandomi da
terra ce l’avrei fatta
concentrandomi con la mente; che
avrei avuto una
speditezza nel camminare, straordinaria
anche se di breve durata.
E’ da un mese che mi è tornato
questo ricordo.”
In quel periodo eri a tuo
agio con il proprio corpo?
“No, c’erano problemi.
Forse è stato in quel periodo l’ini-
zio della consapevolezza
della mia fisicità”
Dalle sedute precedenti,
sulla base del suo comporta-
Mento fisico e mentale e
dalle mani che hanno manipola-
To col. vert e schiena,
osservo problematiche forti. Inol-
Tre ha difficoltà di
ascolto delle sensazioni, di stare in
Contatto con il suo
corpo, a lasciarsi andare sia fisicamen-
Te che con il pensiero.
Mi rivolgo a lui: - nell’ultima seduta,
massaggiando ho
Sentito dei problemi che
forse non sono ancora sciolti,
certo c’è da tenere
presente che può essere una mia im-
pressione, una illazione.
Sta a te verificare. A me sembra
che ci sia un rifiuto del
tuo corpo che risale a quando eri
piccolo.
“Sono nato 42 giorni dopo
la morte di mio padre e mia
madre mi allattava
piangendo dal dolore”
Non dico nulla, ma credo
che il rifiuto sia legato più a
Quanto detto più sopra,
cioè che a 8 anni è stato il pe-
Riodo in cui ha preso
consapevolezza della sua fisicità.
M.I.
29
dicembre – “Qualche sfogo di psoriasi sulle mani, più sulla dx”
15
gennaio 2007 – “Le mani vanno meglio ma con lentezza. A li-
vello fisico non ho
fastidi”
viso: solo lato dx
quali differenze
fra i due lati?
“Lato sx opaco,
lato dx alcuni punti toccati erano
duri. Sentivo la
muscolatura”
22
gennaio – “Ho sentito la differenza sul viso per tutta la sera e quan-
do sono andato a letto”
29
gennaio – viso: solo lato sx
“Avuto colori verde, rosso,
arancio, blu, secondo dove ve-
nivo manipolato e tornavano
gli stessi colori quando tor-
navi sugli stessi punti, ma
questa volta non sento la diffe-
renza fra i due lati del
viso. I piedi continuano ad andare
bene. Con il M.I. e con quello
al viso ho notato che ora
ricordo i sogni.
8
novembre – E’ venuto per fare il punto della situazione.
“Scomparso il prurito da
mesi. La psoriasi si è spostata
piano piano sulla punta delle
dita ed è scomparsa.”
Sinceramente
credo sentisse la necessità di non lasciare in sospeso il fatto che non era più
venuto, positivizzando forse eccessivamente. Infatti avendolo incontrato varie
volte fino ad oggi, mi ha parlato di varie recidive ai piedi curandoseli
provando varie altre alternative.
Se
da un lato trovava positivo sia il M.I. che quello sul viso riuscendo ad avere
sensazioni, credo che dall’altro lato avesse una sorta di paura nel lasciarsi
andare sempre più. D’altra parte bisogna considerare che ha passato una vita
con implosioni e che a suo modo ora ha trovato una sorta di difesa che
costituisce un equilibrio, se quanto detto è vero non va toccato a meno ché non
lo decida lui stesso.
Cod. A14
donna anni 61 commessa pensionata
15
aprile 1992 – da giovane frequenti mal di testa. Ogni tanto dolori al-
la schiena. Ogni tanto
dolori allo stomaco, digestione
lenta. E’ regolare di
corpo usando pasticca alle erbe.
Tensione al collo e
alla schiena. Incapacità di prendere
Decisioni. Vorrebbe
non esserci: “Sono gemella, che ci
Sto a fare se c’è già
mia sorella?” lei è nata per prima.
Forte
componente emotiva che si evidenzia anche nelle espressioni degli
Occhi
e nella voce. Astrale che si impone. Avuto una relazione con un uomo arabo che
poi si è sposato con un’altra, ma lei è rimasta fedele a questo amore. Evidente
bisogno di essere mamma. Soprattutto è ingabbiata dai suoi pensieri che si
ripetono.
Sedute
nel ’93 – ’95 – ’98 – ha seguito molti dei miei stage nell’arco degli anni.
28
settembre 2005 – Si sveglia ogni 2/3 ore. Dolore e tensione alle spal-
le, alla schiena, mal
di testa.
M.I.
“Ho sentito la
testa e lo stomaco”
5
ottobre- “Dopo la terapia ho passato bene la notte. Non sento più tor-
pore ai piedi. Anche la mattina
dopo stato mentale piacevole.
Ho spesso l’affanno. Oggi
dolore alle gambe”
M.I.
“Durante il m. ho sentito lo
stomaco come un languore, di
vuoto e sentivo calore. Sentivo
come un m. sulla fronte,
orecchie appannate, rilassata,
vuota, volante”
12
ottobre – “Dopo la terapia dormo bene e a lungo, ma solo la prima
notte. Dolore alle gambe”
arti inf. – M.I.
“Ho sentito come se massaggiassi la
fronte anche questa
volta”
19
ottobre – “Sempre bene la prima notte. Bene anche le gambe”
12
dicembre – M.I.
15
dicembre – “Dormo meglio con il m. fisioterapico”
5
gennaio 2006 – M.I.
“Sento il m. molto forte,
mi sembra di essere stata in
barca. Sento molto lo
stomaco e la testa, come un fa-
stidio che si
scioglie su stomaco, la testa confusa.
12
gennaio – “Il sonno va meglio. Sbando spesso”
Consiglio una visita
medica.
13
marzo – “Mi sento rilassata in tutto il corpo come se mi avessi fatto
il m. dappertutto. La testa
me la sento frastornata”
E’ la seconda volta che le
viene da piangere, ma si frena.
20
marzo – “Da qualche notte dormo poco”
M.I.
23
marzo – “Mi sono sognata Marcello Carosi (suo medico deceduto) che
doveva guardarmi la gola, ma
mi sono svegliata. Dopo l’ulti-
ma terapia andata meglio”
Abbiamo parlato dei nodi da
sciogliere, dell’accettazione di
Come siamo, il pensiero va
con il sentimento.
Capo, fronte – è andata nel
torpore
“E’ diversa come esperienza dal M.I.
Quello sui piedi mi fa
sentire il plesso solare,
vedo colori, disegni. Il m. sulla testa
come se mi fossi addormentata
e risvegliata da un sogno
bello”
16
febbraio 2007 – “Non va bene dentro”
M.I.
“E’ stato
bellissimo. Un m. che sentivo in tutto il cor-
po. La sensazione
di stae al mare, nell’acqua alta, ep-
pure non so nuotare!”
20
febbraio – “E’ stata una cosa molto forte, intensa, profonda. Mi ha da-
to tanto da pensare: vuol
dire che uno ha la capacità di so-
spendere, di fermare il
presente. Ti porta fuori, fuori dai
pensieri, fuori dal mondo,
mi sentivo trasportata. Il fatto
stesso di sentire il m.
sulle spalle, anche davanti. Di stare
nell’acqua profonda, io che
ho paura dell’acqua. Quella sera
mi sono addormentata
svegliandomi alle 7: ho fatto tutto
un sonno. Per due giorni
sono stata senza forze fisiche, ma
è stata una bella
esperienza”
Psicologicamente come ti senti?
“Non avevo voglia di
pensare, di dedicarmi a qualcosa, mi
veniva da piangere, ma non
è che non volevo piangere:
non mi sono uscite le
lacrime – mi è successo la sera del
m. quando ero a letto. Non riuscivo a
concludere i pensieri”
Che cosa è accaduto secondo
te?
“Ci sto pensando. Forse mi
sono guardata dentro”
Da che cosa lo deduci?
“Mi sentivo insoddisfatta
di tutta la vita passata. Di non
aver concluso niente in
tutti questi anni: la famiglia, il la-
voro, l’amore”
Ti sei guardata dentro in
senso critico?
“Il senso critico c’era.
Uscita dalla terapia ero euforica,
una bella esperienza,
avrei voluto telefonarti, ma non vo-
levo disturbare. Mi
sentivo calma, la sera andata a letto
con il mal di testa, ma la
mattina stavo bene”
Il mal di testa mi pare
che ti viene quando il tuo pensiero
È molto in fermento.
“Si è così”
(Le ho ricordato che
avevamo già discusso sulla pericolosi-
Tà del senso critico
quando ha la funzione negativa e qua-
Le è la sua origine.
Abbiamo approfondito che cosa è il
M.I.)
A questo punto credo sia
positivo che mi dici tu quando
Vuoi questo m.
“La prossima volta”
23
febbraio – “La chiacchierata mi è servita a calmarmi. La notte ho dor-
mito bene fino alle 7 di
mattina”
Parlando viene fuori la
necessità di altro tipo di massaggio.
6
marzo – “Sento ancora difficoltà a prendere fiato”
M.I.
“Mi sono addormentata come una
stupida”
9
marzo – Ho spiegato ancora il significato di questo massaggio. La sua
frase: sovrastrutture della
mente che vuole prevalere sull’inte-
priorità che emerge.
“Ero preoccupata di aver
sbagliato ad assopirmi perché è stata
una mancanza di rispetto nei
tuoi confronti”
Abbiamo parlato
sull’ipersensibilità e i contrasti che possono
Insorgere nella mente. Che nel
M.I. non c’è spazio per la cri-
Tica, al contrario c’è
accoglienza di quanto emerge.
“Voglio continuare”
M.I.
13
marzo – “Sono stata triste non so perché. Dolore alla cassa toracica.
Dolori muscolari. La notte mi
sveglio con il mal di testa, poi
Mi riaddormento. COMUNQUE NON
C’E’ NIENTE DA FARE, IL
CERVELLO PENSA, PENSA, PENSA. Faccio
le cose sulle forze,
mi sento fiacca.
23
marzo – Capo
3
aprile – “Dopo l’ultima terapia stata molto bene. Dormito bene tutta la
notte. La sera sono stata molto
allegra. Durante la terapia mi
sono apparse cose piacevoli del
mio passato, rapporti affettivi.
Stavo bene fisicamente, mi
sembrava fosse passato tutto. Il
Giorno dopo ho avuto il mal di
testa, dolori al collo”
Che differenza, secondo te, fra
il M.I. e quello al capo? Non lo
So, forse al capo si muove
qualcosa nell’interno. L’integrativo
Ti distende, ti rilassa. Tutti e
due comunque positivi”
Oggi cosa senti di aver bisogno?
Gambe senza forze, sento che
sbando. L’integrativo”
M.I.
Andata nel torpore. Finito il m.
è rimasta a lungo, e per la pri-
Ma volta, rilassata prima di
alzarsi.
“Mi pare che mi hai m. tutto il
corpo, sento meglio la fronte,
il plesso solare disteso, anche
la schiena. Questa volta ho visto
un colore rosso senza niente,
non c’erano figure, le volte pas-
sate ho visto figure nere”
6
aprile – “Stentato ad addormentarmi, ma poi ho dormito di seguito.
Con questo m. mi sembra di
guardarmi dentro da fuori. La se-
Ra dopo la terapia, mi sentivo
oppressa allo stomaco, difficoltà
A respirare, respiro a
singhiozzi”
Cosa ti guardi da fuori?
“La parte dello stomaco”
Hai visiva la parte?
“La sento, non la vedo. Inoltre
mi si accentuano i battiti del
cuore. Anche durante il m. mi
sento fuori, ma non mi guardo,
la sera mi sono osservata da
fuori”
Pensi mai alla morte?
“Molto spesso, non mi spaventa,
ma un rammarico per le per-
sone che dovrei lasciare”
Che cosa è che non ti è piaciuto
della tua vita?
“Tante cose, anche se le
rifarei: la scelta del lavoro che non ho
scelto, di non essere stata più
vicina alla gemella, l’amore: una
storia non finita, la mancanza
dei figli che avrei tanto deside-
rato anche se poi avevo paura di
metterli al mondo, di non sa-
perli educare”
Guardarti dal di fuori che
sensazione hai di te?
“Di una persona imperfetta,
forse malata, che ha sbagliato
tutto”
Questo esclude ciò che hai di
positivo.
“Di positivo ho poco, forse di
positivo può essere l’aiuto che
stiamo dando a mia sorella più
grande. Di positivo non so ve-
dere altro”
Abbiamo parlato di cosa comporta
vedersi dal di fuori; dell’in-
Conscio; dello scaricare sul
sacrificio; la perversione del pen-
Siero negativo; cosa significa e
cosa comporta rafforzare l’Io;
attingere al sentimento; cos’è
il ‘sano egoismo’; si può cam-
biare il guardarsi dal di fuori
con il sentirsi dal di dentro.
13
aprile – “E’ stato duro digerire le riflessioni. Dolori ovunque”
Cosa pensi ti faccia bene oggi?
“Schiena / spalle / fronte /
capo”
17
aprile – M.I.
20
aprile – “Non è stato come le altre volte. Disturbata da vari rumori.
Non sono riuscita a rilassarmi
come le altre volte. Comunque
Ho visto tanti occhi, ma non mi guardavano.
Occhi su fondo
Scuro, quasi nero, ma non erano
occhi accusatori perché non
Guardavano me. La sera fatica
ad addormentarmi. Dolore al-
La schiena e mal di testa”
Mass. Fisioterapici
24
aprile – “Stata molto male dopo la terapia. Ieri ho cominciato a stare
meglio”
M.I.
“E’ andata bene. Mi veniva da
piangere perché provavo sen-
sazioni belle, ma poi reprimo.
Anche questa volta vedevo oc-
chi color azzurro, mi
guardavano, su fondo chiaro, l’altra vol-
ta era tutto scuro e tanti
occhi, oggi solo un paio di occhi ma-
schili su sfondo chiaro. Ogni
volta questo massaggio mi da la
sensazione come se tu mi
massaggiassi lo sterno, il plesso
solare. Ho notato che la
commozione mi viene sempre quan-
do mi massaggi l’alluce e poi
a me sembra che mi tocchi tut-
te le dita” (4° fase – alluce
/ concepimento, ma anche capo)
22
maggio – M.I.
“Ho avuto la sensazione di
essere massaggiata dall’acqua.
Molto bello”
24
luglio – “Passato il dolore lombo-sacrale. Facciamo l’integrativo?”
M.I.
29
gennaio 2008 – Ha avuto l’influenza e una ischemia: perdita di orien-
tamento, confusione
mentale e segni al viso.
Ho lavorato per la
circolazione del sangue, sul viso,
per il capo e
organi: tutto molto delicato e movimenti
lenti.
Ho
continuato a lavorare in questo modo per molte sedute; per due volte mi ha
chiesto il M.I. e l’ho fatto, ma se precedentemente al TIA trovavo positivo
farlo quando lei me lo chiedeva, ora ritenevo opportuno non farlo tenendo conto
del suo pensiero contraddittorio, della personalità complessa e della mancanza
di un neurologo con il quale consultarmi.
Cod. A15
uomo anni 73
arredatore – designer
5
dicembre 2006 – ictus a sx con perdita di sensibilità labiale, difficol-
tà di linguaggio.
Mesi fa caduto: lussazione all’ome-
ro, frattura
composta. Fatto fisioterapia, ma non al-
za completamente
l’arto sup. Tende alla misantropia,
caduta di memoria.
Vertigini quando si alza dal letto.
8
febbraio – M.I.
è andato nel torpore
12
febbraio – “Il giorno dopo la terapia caduto per strada, nulla di grave.
Vorrei ancora il m.
dell’altra volta perché lo trovo rilassante
E positivo. Non c’è niente
di cosciente perché ho dormito,
ma quando sono uscito
sentivo una positività nel cammina-
re, più elasticità”
M.I.
“E’ un massaggio che ha a
che fare con delle forze; i movi-
menti del m. hanno a che fare con
l’Euritmia.”
15
febbraio – “Ancora sensazione di perdita di equilibrio, di ottundimento
difficoltà a muovere
l’occhio, però la sensazione di piacevo-
lezza, di essere un po’
vagante che mi piace, io tendo ad
essere pragmatico. I
movimenti del m. mi sono affini come
i movimenti euritmici”
Dal punto di vista
dell’umore?
“Non trovo differenze. Mia
moglie vede che sono più rilas-
sato nel viso. Non ho
voglia di parlare molto, ascolto. Il m.
alla testa mi da più
presenza, l’integrativo più rilassato”
M.I.
La
terapia va avanti fino a maggio, ma non mi ha più chiesto il M.I.
Cod. A16
donna anni 71
stilista – imprenditrice
12
settembre 2006 – caduta un mese fa: grosso ematoma su coscia la-
tero anteriore
esterno, gonfiore alla caviglia e piede
dx. Ha l’asma da
vari anni.
Oggi l’ematoma è
incapsulato, il medico dice di
Operare. Persona
corpulenta.
Non è italiana
28
novembre – “Non va bene con il cuore e l’asma. Ho fatto cortisone ma
non va. Respiro male”
M.I.
“Ho avuto immagini: ho
fatto una passeggiata in cam-
pagna dove ho la casa. Poi sono entrata in
un lago di
luce dal quale entravo e
uscivo. Poi ho perso il senso del
tempo e del luogo. Era
molto forte la sensazione dello
scarico delle gambe, ma
non so descrivere, solo che apri-
va qualche cosa.
Durante il m, dopo 10
minuti il respiro ha cominciato ad
Andare meglio. Esce
dalla seduta con respiro normale e
Calmata l’asma. La invito a cercare di
capire che cosa è
E cosa fa questo m.
5
dicembre – “Questo m. fatto l’ultima volta è particolare. I primi giorni
dopo la seduta è stato
tutto normale, il quarto giorno avuto
una crisi di asma insieme a
un totale malessere fisico e una
stanchezza profonda: tutto
il giorno a letto, mi sono lascia-
ta andare a livello fisico
e psichico. Il giorno dopo svegliata
con una tale chiarezza di
ciò che dovevo fare. Stavo bene,
mi sono venute idee di
creatività, un’esplosione che ancora
vivo come aperture. Penso
che questo m. apre parti ener-
getiche che noi abbiamo. Sicuro che voglio
rifare questo m.
M.I.
12
dicembre – “Sento molto beneficio a livello psichico soprattutto. Su-
pero subito i momenti di
depressione. Qualche cosa è
pronto a fare dentro di me, la prontezza di
affrontare
qualche cosa. Sento i
centri energetici che stanno lavo-
rando, sento che il m.
serve a pulirli. Nel disegno sono
più creativa. Sono consapevole
di questo: è uno stato
di coscienza consapevole
che è fantastico. Adesso mi
rendo conto che da 2/3
anni mi ero infossata, cioè la-
sciavo correre, quasi di
indifferenza verso uno stato mio
e degli altri, come una
chiusura che ora sta sparendo.
Mi sento in un processo
vivo”
M.I.
20
dicembre – M.I.
11
gennaio 2007 – “Con l’umidità la caviglia si gonfia un pochino”
M.I.
“Ho notato che
all’inizio del m. il battito del cuore ac-
celera un pochino
con leggere aritmie, poi a poco a
poco riacquista
regolarità. Mi pare che il corpo ritrova
qualche cosa.
Sicuramente ha a che fare con un ritmo
che sento bene”
1
febbraio – M.I.
8
febbraio – “Penso che questo m. mi ha migliorato l’asma, anche gli
amici mi dicono che questo inverno sto
meglio. Credo che
questo m. stia movendo
qualche cosa”
M.I.
15
febbraio – M.I.
“Giorni fa ho sognato che
qualcuno mi disturbava ed io che
dicevo di lasciarmi in pace perché Marco mi
stava facendo
il M.I. Ero convinta di
vivere il m. e le sensazioni che vivo
nel m. La mattina stavo
bene. Sento un tale beneficio che
non voglio interrompere
questa terapia, preferisco inter-
rompere l’ago-puntura per
fattori economici. All’inizio, do-
po lo scarico, aumentano i
battiti (2° fase), poi si regola-
rizza, diventa come fluido.
Sarebbe interessante verificare
con l’elettrocardiogramma,
cioè scientificamente cosa acca-
de”
22
febbraio – “Tre giorni dopo ho fatto un sogno: mi vedevo dall’alto io
che ero in un campo di football
deserto. Stavo facendo gin-
nastica. Mi vedevo con le
gambe in alto, sapevo che la le-
zione era finita, venivi tu
che mi lanci una coperta per sta-
re calda e te ne vai. Nel
sogno mi è venuto il pensiero: ma
Marco mette sempre la
coperta piano, con delicatezza; co-
Me mai l’ha tirata? Ma lui
ha fretta, deve occuparsi anche
Di tutte le altre persone.
Il suo servizio è di occuparsi de-
Gli altri. La mattina mi
sono svegliata che ero equilibrata,
estremamente serena, con la
voglia di fare una giornata
bella”
Le suggerisco di fare una
ricerca personale su questo m.
Ascoltando le sensazioni
tentando di essere presente con
La coscienza.
M.I. – pressione forte
“Sentito una pressione molto
forte, volevo dirtelo quando
hai cominciato. Preferisco l’altro più
leggero. Questo lo sen-
tivo anche più veloce (il
tempo era sempre il medesimo che
con pressione leggera).
Questo m. non mi ha dato fastidio
fisicamente, ma sul piano
emozionale è stato quasi un
dispiacere”
1
marzo – “Ho una eccitazione nel fare collage. Tutto il corpo è in mo-
vimento. Queto m. pulisce i
centri energetici, questo è quel-
lo che sento.
M.I. – questa volta provo con lo
‘sfioramento’
“Faccio sogni in luoghi che non
ho mai conosciuto, né frequen-
tato. Prima sognavo luoghi
conosciuti. Sicuramente è un cam-
biamento, è nuovo, ma non si può
dire negativo o positivo.
Con il M.I. sin dalla prima
seduta , mi ha ridato una vitalità
Che stavo perdendo”
22
marzo – M.I.
Abbiamo verificato che
all’inizio della 2° fase accelera il batti-
To cardiaco, torna regolare dopo 5 minuti.
“Sento che questo m. fa come
una pulizia interiormente”
2
aprile – “Un po’ di asma. Fatica per la partenza in …. Mi è mancata la
seduta della settimana scorsa.
Non ho aumentato la dose di
cortisone. Dopo l’ultima terapia
ho avuto una botta di buona
energia”
M.I.
26
aprile – M.I.
“Quello che c’è di nuovo è che
ho sentito che nella fase (mi
fa vedere con le mani: è la 3°
fase, la I) è come un cerchio.
Con la testa (razionalmente)
sembra che fai delle strisce che
Vanno verso il basso, ma oggi
ho sentito che le mani facevano
Un cerchio, è vero?
Effettivamente si.
“Quando cambi il movimento (le
fasi) il cuore ha piccole per-
cezioni e si deve sempre
adeguare, non lo vivo come disturbo
è solo constatazione”
2
maggio – “Leggerezza della vita, una (suo nome) di una volta. Fatto le
cose con gioia, questo dopo
2/3 giorni dopo la terapia. Da
circa due mesi sogno mia
madre, nel passato non mi succe-
deva. Questo anno non ho
aumentato la dose di cortisone,
ogni anno, di questi tempi, devo aumentarla, sono molto
contenta”
M.I.
10
maggio – M.I.
“Piena di energia”
M.I.
17
maggio – “Dose di cortisone non aumentata. Reggo le fatiche, sono
calma”
M.I.
25
giugno – “Con il caldo e l’umidità ho dovuto aumentare la dose di
cortisone. Sono attiva nel
muovermi per il futuro”
M.I.
Continuerà
a venire fino al giugno 2008, ma abbiamo lavorato molto sull’apparato urinario
e sul linfatico riducendo il diuretico, sull’ematoma incapsulato che alla fine
si è sciolto.
Cod. A17
uomo anni 46
scenografo
16
gennaio 2006 – soggetto a lombo-sciatalgie, questa volta è rimasto
bloccato.
Poco estroverso.
Stati di ansia che cerca di nascon-
Dere. Forse
difficoltà economiche. Sposato con una
Figlia.
Varie sedute,
sospende quando sta bene. Ritorna a
13
novembre – dolori alla lombare e cervicale con mal di testa
27
novembre – M.I.
è andato nel torpore
4
dicembre – “Non ho notato nulla diparticolare. Però ho avuto un senso
di allentamento di
tensione. Nelle altre sedute avevo meno
tensione, ma durava poco,
questa volta è durato più a lun-
go, anche ora lo sento più
radicato. Ho un senso di legge-
rezza. Vorrei provare
ancora. Ho la sensazione di un cam-
biamento e non di un
semplice rilassamento”
M.I.
18
dicembre – “Migliora sempre di più: incide anche nel carattere, atteg-
giamenti meno negativi,
più serenità, migliore partecipa-
zione nei confronti della
vita”
M.I.
24
aprile 2007 – “Vengo da un periodo di grande stess, fatica. Dormo po-
co, stato agitativo,
nervosissimo, rabbia. Vorrei rifare
l’integrativo”
M.I.
“Ho acquistato una
certa tranquillità, ma gli eventi della
vita……”
Cod. A18
donna anni 41
attrice
27
dicembre 2007 – a 15 anni operata per una forma grave di scoliosi:
inserita una
barra sulla col. vert. Per un anno è
stata a letto supina.
Oggi: artrosi
cervicale avanzata, difficoltosa la mo-
Abilità dell’arto
sup. sx, forti dolori al collo e spalle.
Persona
versatile, pensiero sempre in fermento e
Produttivo,
iperattiva, capace di autocritica, notevo-
Le volontà di
pensiero, ovviamente accompagnata
Dalla paura della
salute fisica.
10
gennaio 2008 – M.I.
“Ho sentito come se
avessi una mano all’altezza del
cervelletto”
14
gennaio – “Dopo la terapia, uscita, ho avuto una calma improvvisa e
poi una sorta di
depressione, più che una depressione mi
sentivo una tristezza molto
forte come quando è morto mio
padre. Però il giorno dopo
ho avuto il ciclo, ma il giorno ap-
presso stavo bene. Uscita
dalla terapia, in macchina ho
avuto ancora la sensazione
della mano sul cervelletto. Pen-
so che sto facendo un buon
percorso”
14
febbraio – “Ho Scoperto di avere fibromi e un polipo”
(la vedo agitata anche se
copre con il pensiero)
M.I.
18
febbraio – “Dopo la terapia mi è venuta malinconia invece di nervo-
sismo, però ho avuto anche
un po’ di pace, anche se ave-
vo un po’ di mal di testa”
M.I.
“Sussulti durante la
terapia. Mi pare meglio delle altre
volte. La prima volta che
il m. non coincide con il ciclo”
17
aprile – “Ho un corpo troppo freddo”
M.I. – il tocco è più forte
21
aprile – “Dopo la terapia molto calma, anche il giorno dopo, poi
tornata un po’ di depressione”
24
aprile – “Il morale va meglio”
M.I.
28
aprile – “Va un po’ meglio. Il giorno dopo momento di crisi perché mi
dicono che penso troppo a me.
L’integrativo mi ha aiutato a
capire meglio la situazione”
30
aprile – M.I.
“Sta migliorando l’approccio
con il m. Prima disagio iniziale
quando le sue mani sono sui
malleoli (2° fase), ora molto
meglio”
8
maggio – M.I.
12
maggio – “Sono avvilita per la cistite. Dopo la terapia ho una certa
calma. Nel pomeriggio ho
sentito qualcosa che è come se
remasse contro, mi sento
nervosa”
22
maggio – M.I.
“Durante il m. alla gamba dx
mi è aumentata la salivazio-
ne. Nel passaggio alla gamba
sx la salivazione è tornata
normale. Propongo di provare ad
iniziare il m. sulla gamba
sx”
Accetto di buon grado perché
la persona sta cercando di ca-
Pire qual è la funzione del
M.I.
5
giugno – M.I. – inizio sull’arto inf. Sx
è andata subito nel torpore per
la prima volta
“A differenza delle altre
volte, in cui mi sentivo cullata dal-
l’acqua, questa volta era come
se stessi sprofondando in qual-
cosa di più solido e più caldo.
Però così veloce non era mai
successo. Tendenzialmente ho
un’immagine costante”
Che differenza trova fra il
sogno della notte e questo torpore?
“La notte non sono vigile, qui
entro – esco perché sento la
percezione delle mani sul
corpo”
9
giugno – “Mi accorgo che dopo l’integrativo passano ¾ giorni e mi sen-
to strana. Quasi sempre il
giorno dopo mi sento triste, appe-
na finito il m. mi sento
tranquilla. Anche sentirmi strana di-
pende dalla tristezza. E’ un
po’ come quando andavo in anali-
si: appena dopo la seduta ero
tranquilla, poi veniva la tristez-
za”
Abbiamo cercato di individuare
le differenze fra l’analisi e
Questa terapia.
13
giugno – “Dopo la chiacchierata ho pensato molto. Sono curiosa, ve-
diamo se il percorso che mi
propone di conoscere il mio cor-
po può essere positivo”
M.I. – iniziato sull’arto
inf. Sx
“Ho avuto immagini più nitide.
In genere quando ho sensa-
zioni fisiche mi va sul capo
dietro, sento calore, oggi le sen-
sazioni andavano tutte sulla
pancia. All’inizio ho sentito come
se la stanza si aprisse e lei
che mi massaggiava sotto i portici
di Bologna, chissà perché, poi
all’improvviso stavamo cammi-
nando. Ogni volta è un’esperienza
diversa. Molto rilassata,
più delle altre volte. Andavo
e venivo dal torpore. Facciamo
bene a partire dalla sx, ma è
da riprovare la dx”
16
giugno – “Per la prima volta dopo il M.I. non ho avuto il senso di
tristezza”
7
luglio – “Le mestruazioni non sono più dolorose. Sono un po’ agitata”
M.I.
“Troppo caldo, poco concentrata;
è iniziato bene, ma poi trop-
po caldo. Inizialmente ho avuto
immagini di bambini, poi de-
concentrata per il caldo”
17
luglio – “… Ho paura di fare l’integrativo, ma voglio provare. Ho un
senso di panico: ho troppi
dolori”
M.I.
“Iniziato con paura poi
passata, andata nel torpore: immagini
di montagne poi hosentito un
morso alla vescica. Vedevo l’im-
magine sua poi sopra l’immagine
scritta di Giorgio Alpi, il dot-
tore dal quale andai anni fa
per la cistite. Torpore lungo”
Che differenza trova tra
l’integrativo e il palloncino?
“Con il palloncino mi rilasso
di più”
Dalla conversazione emerge che
il pensiero controlla troppo,
anche la decisione di andare
nel torpore…e ci riesce. Si ricor-
da quando entra nel torpore e
quando ne esce.
21
luglio – “Dopo il M.I. apparente calma e poi viene l’agitazione e penso
molto. Situazione sotterranea
di problema maternità. Non so-
no tranquilla”
Che cosa va a toccare
l’integrativo?
“Contribuisce a smuovere le
antenne, vuol dire che devo sca-
vare. Va a un sentire profondo,
vedo degli aspetti, ma da sola
non ce la faccio. Non riesco a darmi
delle risposte, il fisico si
arrabbia”
Le ricordo che non stiamo
facendo sedute psicanalitiche. La
Direzione è di allentare, di
accogliere, di accogliere se stessa.
“Adesso sento il tempo che
corre”
31
luglio – “Il giorno dopo l’ultimo nostro incontro di cui sono stata con-
tenta, ho orinato molto, il
giorno successivo forte cistite”
M.I.
“Oggi volevo che non smettesse.
Rilassata, anche se ogni
tanto veniva l’incubo del
catetere che dovrò mettere per la
biopsia”
9
ottobre – M.I.
“Mi sono lasciata andare di
più”
Si è abbandonata di più
durante il m. su arto inf. Dx che non
Sul sx.
13
ottobre – “Dopo la terapia andata bene per due giorni, poi tornata la
cistite. Oggi sto un po’
meglio”
M.I.
“Mi sento risucchiata come
se il lettino si aprisse sotto, ma
in modo non violento. Non
ricordo niente durante il m.”
Gli organi della pancia si
sono rilassati come l’ultima volta
E lei va più in profondità,
più abbandonata.
16
ottobre – “Momento faticoso nel confronto con il medico rispetto al-
l’inseminazione perché lui è
contrario. Dopo la terapia è
andata benissimo dal punto
di vista energetico e psicologi-
co. I dolori di cistite sono
tornati il 3° giorno dopo la tera-
pia”
Ha capito dove va ad agire
il M.I.?
“Che va molto in profondità”
27
ottobre – “Sono stata male con vomito forse per la pillola preparato-
ria all’inseminazione. Sono
demoralizzata”
M.I.
“Immagini di alberi isolati
con tavolini da pic-nic come in
attesa di un pranzo, ma non
c’era nessuno. Colori scuri”
30
ottobre – “sono stata bene con la cistite. Un po’ nervosa perché mi
hanno rubato un testo”
M.I.
“Mi rilassavo e mi veniva
una sorta di paura e cercando di
capire che tipo di paura, la
relazionavo al plagio che mi
hanno fatto” (si riferisce
al testo)
Penso sia possibile che
c’erano due stati d’animo: la pau-
Ra nel rilassarsi, ed è
comprensibile se si ricorda l’anamne-
Si, e l’arrabbiatura per il plagio
subito. Infatti durante il m.
Si poteva notare
nell’espressione del viso che naso, labbra,
mento e muscoli laterali
della bocca erano contratti: ciò de-
nuncia arrabbiatura non
paura.
3
novembre – “Mi gira la testa. Passato notti insonne. Bene la cistite per
3 giorni, ora poco dolore”
M.I.
“Immagine di un posto a
vetri opachi, tutti entravano e io
non ci riuscivo. Una
striscia di vetri ma senza palazzo.
Poi ho pensato che era
buono il fatto che non riuscivo
Ad entrare, perché vedevo
tutta questa gente che entra-
Va ma non riusciva.
Comunque vissuto con tranquillità”
6
novembre – “Dopo la terapia la notte avuto la nausea, poi passata.
Sia mio padre, che mio
fratello, che io quando ci sono
Ansie viene subito nausea
e vomito. Incredibile, ma non
Ho più mal di testa”
17
novembre – M.I.
15
gennaio 2009 – “Non è andata bene la fecondazione artificiale”
26
febbraio – M.I.
“Mi sono rilassata”
2
marzo – “Questa notte inquietudine per brutti sogni. Dopo l’ultimo
massaggio stata bene, anche di
notte non avuto inquietudini.
SENTO CHE E’ IL CORPO CHE MI
RICHIEDE L’INTEGRATIVO”
30
marzo – M.I. - tocco più forte
“Ho notato la pressione”
2
aprile – “Mi sono rilassata: non potevano che fare l’integrativo. Ho ca-
pito che nel nostro percorso ci
sono dei momenti in cui si de-
ve fare l’integrativo. Sento
un’altra necessità: le gambe. E’ un
anno e 3 mesi che faccio terapia
da lei, comincio a capire il
percorso necessario da fare. Ho
capito di cosa ho bisogno mo-
mento per momento. Forse è il
M.I. che mi ha fatto stimolare,
con la pressione maggiore, il
pensiero delle gambe”
14
maggio – M.I.
“All’inizio rilassata bene.
Quando è passato sulla seconda
gamba iniziato scene del
quotidiano e poi ho cominciato a
vedere le cose della mia
vita passata, da ora a 15 anni fa.
Sensazione buona. All’inizio
mi sono un po’ spaventata, poi
Passato. D’inverno questo m.
è più accogliente, ti senti coc-
Colato, la coperta calda, le
sue mani con calore; d’estate è
Diverso, ma devo verificare; c’è più
luce, il corpo sta diver-
Samente, quindi la
percezione è diversa”
19
giugno – “Nell’insieme sto abbastanza bene, ma stanca”
M.I.
“Oggi per la prima volta ho
visto colori intensi: verde, fuxia,
arancio, che facevano un po’
da filtro alle immagini. Poi an-
data nel torpore. Risvegliata
nel passaggio con l’altra gam-
ba: discontinuo, mi lasciavo
andare, poi tornava il pensiero,
poi di nuovo mi lasciavo
andare. La fase finale sento molto
forte”
22
giugno – “La notte dopo il m. ho sognato un amico, che non vedo da
due anni, che si impiccava.
LA TERAPIA MI PORTA AD UN
RILASSAMENTO CHE CONTRASTA
CON LE ENERGIE CHE DE-
VO AVERE PER IL LAVORO”
Le ricordo che da tempo è lei
che richiede il M.I.
26
giugno – M.I.
“Sono un po’ stordita, ma mi
scarica molto dalle tensioni.
Le sensazioni sono più decise
rispetto al m. leggero”
22
ottobre – M.I.
“All’inizio fatica, poi
bene: sono entrata in una sorta di di-
stacco, una parte di me che
si è staccata, inizialmente non
sapevo che ero io, poi ho
capito che ero io da piccola che
guardavo il lavoro che stava
facendo lei. Poi tornata la dif-
facoltà, rientrata negli
impegni di tutti i giorni. C’è differen-
za: questo m. se si fa di
mattina o di pomeriggio. Di matti-
na più ricettivo a tutto:
capacità di lasciarsi andare è più
difficile. Verso la fine del
m. tornata nel torpore. Difficile
uscire da questo stato e
riprendere la quotidianità”
5
novembre – M.I.
“E’ due volte che mi
succede di spaventarmi. Mi spavento
perché è come se cascassi
da una montagna, poi mi rendo
conto che sto sul letto e mi
tranquillizzo. Da quando mi
sono alzata ho un senso di
nausea, strano, non mi era mai
successo. Quando mi sono
ripresa finito il m. mi girava la
testa. Sento la perdita
dei puntelli e di equilibrio quando
cammino”
Noto che il viso è
particolarmente rilassato, questo confer-
Ma l’osservazione, durante
il m., che si era abbandonata
Molto di più di prima.
Mi
ha telefonato giorni dopo accusando un forte mal di testa che ha durato vari
giorni. Dalla voce si capiva che c’è stato uno spavento di cui non mi ha
parlato.
Successivamente
mi ha ritelefonato per dirmi che non appena diminuiti gli impegni di lavoro
avrebbe ripreso la terapia.
Un
obiettivo della persona che viene massaggiata è quello di ‘accogliere’ ancor
prima di riflettere, quanto emerge dall’esperienza; la stessa cosa vale per chi
opera con il M.I., cioè accogliere le reazioni della persona, quindi fare delle
ipotesi lasciano il tempo che trovano.
Ciò
che si evidenzia in questo caso è la difficoltà di armonizzare il pensiero con
il fisico, tanto più condizionata da un vissuto particolarmente pesante e
determinante. L’ostacolo maggiore, a mio avviso, sono le sovrastrutture che
impediscono al pensiero di osservare un fatto da ogni angolazione, di essere
così creativo da riuscire a formulare pensieri nuovi invece di restare nella
sicurezza di quelli che ci proteggono. Questo è il problema per la maggior
parte degli esseri umani di cui io faccio parte.
Cod. A19
donna anni 87
casalinga
27
febbraio 2007 – è già venuta sporadicamente in passato per problemi
alle ginocchia,
problemi di circolazione del sangue agli
arti inf. –
traumatizzata dalle bombe dell’ultima guer-
ra cadute vicino a
lei per strada, caduta abbondante
dei capelli. Ha
un’ansia profonda, cronica smania ai
piedi, il dx si
muove più del sx. Difficoltà di accetta-
zione dell’età e
delle conseguenze.
Sempre stata iperattiva. Guida la
macchina
sovente viene a
Roma a trovare la figlia. Sguardo
sveglio, attento,
modi un po’ rudi. Ha paura di cade-
re (ha segni di
perdita di presenza).
Per la prima volta
riceve il M.I. e per la prima volta
Non lo propongo
perché non ci sono le condizioni per
Un dialogo di
questo genere.
Va nel torpore dopo 20
minuti. La smania ai piedi
Passa durante il
torpore finito il quale tornano a
Muoversi.
“Come mi sono
riposata bene! Oh che bel riposo.
Grazie, mi sento
molto bene”
E’ la prima volta
che la vedo sorridente, con uno
Sguardo di
gratitudine, dolce.
2
marzo – M.I.
Torpore dopo 15 minuti. Piedi: come
nella seduta precedente
6
merzo – “Mi sono ricordata un sogno. Generalmente non li ricordo”
M.I.
Torpore dopo 25 minuti. Piedi:
come nelle sedute precedenti,
ma durante il torpore piccoli
movimenti del piede sx.
9
marzo – M.I.
“Mi sento bene”
Non è andata nel torpore. Piedi
in movimento per tutta la se-
Duta. Dovendo partire dopo la
seduta ha prevalso l’ansia.
20
marzo – “Ho paura di cadere”
M.I.
Va sempre nel torpore dopo 15
o 20 minuti
23
marzo – “Ho paura di cadere”
M.I.
15
maggio – M.I.
Nervosa per tutto il tempo
18
maggio – M.I.
25
maggio – “Ho paura di cadere”
M.I.
19
ottobre – “Ho paura di cadere”
M.I.
23
ottobre – M.I. – andata nel torpore
26
ottobre – M.I. – andata nel torpore
13
novembre – M.I. – andata nel torpore
23
novembre – M.I.
Non parla più della paura di cadere
18
dicembre – M.I.
8
aprile 2008 – 3 mesi fa si è rotta il femore dx, operata, tutto bene,
ottima ripresa, cammina
normalmente, è venuta per
dolori muscolari e di sciatica
tutto arto inf. Dx
Sta
perdendo la presenza, ripete spesso le stesse cose, è meno agitata del suo
solito, molto meno energia. Ho ritenuto opportuno lavorare con i massaggi
fisioterapici.
Cod. A20
uomo anni 44
illustratore
13
aprile 2007 – Sposato, ha due bambine: la più piccola soffre per la
preferenza del padre
della più grande. Sembra che il
problema si sia
risolto. La moglie ha chiesto la separa-
zione. Sta
attraversando un momento difficile: 3 anni
fa ha perso la madre e
da un mese è deceduto il padre.
Apparentemente si
mette in discussione, quando si la-
Scia andare dichiara
che lui è molto lucido, obiettivo,
razionale, sono gli
altri che ‘sbarrellano’. Persona socie-
vole frequenta gli
amici quando è solo sentimentalmen-
te, quando vive un
rapporto sentimentale si chiude nel
rapporto. Molto
ansioso cosa che nega con sicurezza.
Qualche anno fa ha
partecipato ad un mio stage solo
Perché stava facendo la corte a quella che
poi è diven-
Tata sua moglie. Ora è
venuto perché: “Sto attraver-
Sando un periodo molto
difficile”. Un’amica comune gli
Ha parlato di un
massaggio particolare.
M.I.
15
aprile – “In questo periodo prendo ‘Notte’ o la Melatonina per dormire
Il giorno del m. alla sera ho
avuto difficoltà ad addormentarmi
Poi mi sono svegliato durante
la notte, avevo un battito cardi-
Aco rapido, ma poi mi sono
riaddormentato. Il giorno dopo
Pensavo di star male avendo
dormito poco, invece mi sono
Sentito proiettato da una
spinta positiva. Una centratura che
Mi ha fatto star meglio nel
pormi agli altri. Anche ora mi è ri-
Masta la sensazione fisica del
massaggio”
M.I.
Oltre che a proporgli di
cercare di capire, mediante il vissuto
Durante il M.I. cosa fa questo
m., gli stimolo la curiosità di
Vedere cosa succede sospendendo
Notte o Melatonina.
18
aprile – “Mi sveglio con affanno. La sera dopo la terapia ho stentato a
dormire e ho dormito poco tutta
la notte”
Gli spiego che a mio avviso c’è
un contrasto tra la sua struttu-
Ra ansiogena e iperattiva e il
M.I. che stimola la calma. Quin-
Di è lui che deve decidere se
andare avanti con il M.I.
M.I.
“Ho tardato a rilassarmi
davvero, quindi come se fossi entrato
a situazione già iniziata. E’
partito un film: visioni cromatiche,
forme e colori prima indistinte
poi tridimensionali, anche per-
sone, poi una cosa più
articolata. Appena ho provato ad in-
pervenire ho potuto introdurre
io quello che volevo. Quindi
da film passivo è diventato
attivo: mi piace in assoluto. Sta-
va a me decidere se lasciare al
passivo o renderlo attivo. Co-
munque ero in uno stato di
rilassatezza profonda sia fisico che
mentale, tranne la sensazione
fisica come se qualcuno mi
spingesse il cuore. Nella
realtà sento un’oppressione cardiaca:
durante il m. la sentivo ogni
tanto. Certe volte non sentivo il
tocco, altre volte era il tocco
che interveniva a stimolare quel-
lo che vivevo”
Gli ripropongo di vedere cosa
accade senza prendere Notte.
27
aprile – “Si replica in maniera diluita quello che si verifica durante il
m.: momenti di tachicardia,
sprazzi di assoluta serenità, pas-
sa lo stato d’ansia (prima volta
che la menziona) una forza
maggiore che sostiene, fiducia
maggiore.
Affronto le cose che in genere
rimando. Più centra-
to. Dormo un po’ meglio però la
sera dopo la terapia. Non ho
dormito, ma non ho preso niente
e non ne ho risentito più di
tanto. Ho parlato con mia
moglie con tranquillità come non
succedeva da tempo.
M.I.
“Sento che si liberano ambedue
gli emisferi, ma ognuno in
modo diverso. L’emisfero dx: si
sprigionano le sensazioni
cromatiche a ondate di colori.
L’emisfero sx: sequenza di
massime, di eventi fra il vero
e l’inventato; facce che mi tor-
nano ad ogni seduta, ma in
particolare una faccia torna sem-
re. Ho sentito l’arto inf dx
completamente abbandonato, il sx
teso. Quando sento il contatto
nel m. cambia colore. Questa
volta non c’è stata
tachicardia”
4
maggio – “Sempre più presente serenità e gestisco meglio le relazioni.
Più abbandono”
Gli propongo di fare una
ricerca: vedere cosa succede se il
Pensiero non guida, lasciare
la decisione dell’essere passivo
O attivo. Semplicemente
ascoltare le sensazioni provocarte
Dal m. e lasciare che il
pensiero vada dove vuole nel bene e
Nel male.
M.I. – tocco più leggero e più
lento
“Sentito un tocco diverso. Niente di
cromatico. Profondo ri-
lassamento. Su arto inf dx:
immagini, sensazioni ben circon-
stanziate, ben definite. Su
arto inf sx: più libera,fatta di sen-
si più che di immagini. Forse
la prossima volta potremmo
iniziare con l’arto inf sx!?
Buona idea.
11
maggio – “La sera dormito benissimo. Non più palpitazioni, né tachi-
cardia. Maggiore sicurezza”
M.I. – è andato presto nel torpore
“Non c’è più la diversa
sensazione tra un arto inf. e l’altro,
è un omogeneo continuo”
5
giugno – “Questa cosa (la terapia) mi sta portando verso un equilibrio.
Sento che è a medio, lungo
termine. Oggi mi sento un po’
Stanco, ma dipende dal caldo”
M.I.
29
settembre – “Mi alzo con nodo alla gola dovuto all’angoscia, insicurez-
za del futuro. Terra che
mi manca sotto i piedi dovuto al
tradimento della mia
compagna (la moglie), perdita della
fiducia in lei”
Come affronti
l’angoscia?
“Mi aiuta il nuovo
rapporto che ho con una donna. Ho
delle certezze”
Sarebbe bene riflettere
su cosa comporta avere le cer-
Tezze.
M.I. – ho aggiunto una
fase, la 7°
“Non ho visto colori.
Ondate di energia misto al senso
di rilassamento che
partivano dal basso verso l’alto. Sen-
sazione di
rimescolamento interno. Avuto un brano musi-
cale. La costante è che
è come se si aprisse un varco,
entrare in una
dimensione altra: da una sensazione fisica
passi ad uno stato
diverso, una dimensione diversa e
questo avviene da un
momento all’altro, in maniera re-
pentina”
Non si è accorto della
7° fase
9
ottobre – “Il M.I. mi cala un po’ l’ansia. Sto meno in affanno. Non mi
sveglio quasi più con il nodo
alla gola”
M.I.
“Non sono andato nello stato profondo come in
precedenza.
Non sento più la dx o la sx,
c’è più unità. Verso la fine fasti-
Dio alla schiena. Nell’ultima
parte, il nuovo movimento (la
Spirale) ho avuto la
sensazione di un arto inf., il sx, poggia-
To su qualcosa in alto, l’arto
dx come se fosse di gomma,
poggiato in basso. Senso di
rilassamento fisico più profondo.
Non ci sono più i
colori.
Mi
ha telefonato: il rapporto con la compagna si è solidificato, è presente con le
figlie in maniera costante e fa il padre, lavora molto.
Cod. A21
donna anni 45
usciere
27
marzo 2007 – rapporto conflittuale con i genitori, non si è sentita
amata. Ha un figlio
nato da un rapporto con un uomo
molto più grande di
lei dal quale è separata. Difficoltà
nei rapporti affettivi
e nelle amicizie. Nell’arco della sua
vita molti problemi
fisici e organici, molti incidenti di
macchina, ricca di
sensazioni emotive e contraddizioni,
psicologicamente poco
stabile.
Di che cosa sente di
aver bisogno?
“Serenità, affetto,
vorrei sentirmi libera di dire senza
essere criticata”
Lei si piace?
“Non molto”
Lavoro su piedi con la reflessologia e sul
capo
23
aprile – M.I. – andata per un poco nel torpore
26
aprile – “Dopo la terapia snso di leggerezza sulle gambe e interior-
mente, meno aggressiva, molto
più tranquilla. Per i primi
2 giorni ho orinato di più”
M.I.
“Durante il m. ho avuto
l’immagine di tentacoli di un polipo
e una voce che ha detto: ‘è lì
il problema’, poi si è trasforma-
to in radici affondate nella
terra, un albero grande: si vedeva
più il tronco che le foglie.
Strano, era come una radiografia,
radici dentro la terra, ma le
vedevo”
3
maggio – “Ho chiaro quello che sta succedendo: gran pace la sera, se-
reità, tranquillità. Il giorno
dopo sono nervosa, intrattabile,
rabbia. La stessa energia, ma
la sera mi dà serenità, sono
costruttiva. Il giorno dopo
energia che diventa esplosiva, non
riesco a gestirla. La mattina la rabbia non
ha ragione di es-
serci, esiste perché fa parte
di me. Dopo la terapia mi addor-
mento serena, senza
difficoltà, ma i sogni sono angoscianti”
(in genere si addormenta sul
divano davanti alla TV e per
questo ha forti dolori alla
schiena e al collo)
7
maggio – “Attacco di panico: rabbia sul dovere di fare, non voglio co-
strizzoni”
M.I. – andata nel torpore
“Gli ultimi 10 minuti sentivo la
testa che batteva soporattut-
to a sx. Uscita dal
torpore ho avuto l’immagine del fratello
di mio padre: è stata una
persona di cui mi fidavo e che ha
tentato di violentarmi, ma non
c’è riuscito, io avevo 25 anni.
Avrei voluto interrompere il
m. Fatto fatica ad andare nel tor-
Pore. Sospiri che mi aiutavano
a scaricare la tensione. Sulla
Caviglia sx, nel m. sui
malleoli io vedevo un 8, una cosa posi-
Tiva che mi ha fatto entrare
nell’8 dei tarocchi ed ioi mi sen-
Tivo come stare nella carta e
che formavo l’8. Così sono usci-
Ta dal senso di fastidio, dal
bisogno di muovere la gamba, di
Smettere il massaggio”
Ricordo che è importante
sentirsi liberi far interrompere il m.
Quando si sente che qualcosa
non va.
14
maggio – “Come mai il suo m. sulle gambe lei scende dal ginocchio
alle dita dei piedi, mentre
per il linfodrenaggio si va a sa-
lire ed io ne sento il
beneficio, ma il beneficio alle gambe
e la leggerezza la sento
anche con il suo m.?”
Cerchi di arrivarci da sola un po’ alla
volta. Cominci con il
Chiedersi se i due m. sono
uguali, hanno la stessa finalità?
“Dopo il m. fatta molta pipì
in più rispetto alle altre volte
che comunque erano
abbondanti. Ho pianto anche molto e
con facilità.
M.I.
“Oggi ho avuto l’immagine
del mio compagno. Pur non as-
somigliando per nulla al
fratello di mio padre, c’è qualcosa
nel mio compagno che mi
ricorda mio zio, l’altro (lo zio) lo
vedevo molto grande ma
distaccato e in alto, sospeso. …
(nome del compagno) era
accanto a me e mi guardava con
occhi fissi. Era lui, ma gli
occhi e lo sguardo non erano suoi”
17
maggio – “Il compagno mi ha lasciato. In più mio figlio mi ha cacciato
di casa”
Mi ha parlato per tutta
l’ora. Alla fine le ho detto che ho ac-
Cettato di ascoltare i suoi
problemi come provocazione, cioè
Farle constatare che lei va
già da uno psicologo, che la mia
È una terapia pratica e non
verbale. L’importanza di avere
Chiaro cosa le dà una
terapia e cosa le dà l’altra.
21
maggio – M.I.
“Nel vestirmi ho avuto il
cuore che mi batteva veloce. E du-
rante la terapia nella fase
in cui mi toccava la caviglia ho
sentito uno scarico e il
cuore leggermente con più battiti e
in quel momento respiro più
forte: accade ogni volta che
fa l’integrativo”
24
maggio – “Ho notato che non riesco a fare all’amore dopo che sono
venuta a fare la terapia.
L’avevo già notato, ma ho voluto
esserne sicura. Sento meno
la parte fisica, meno deside-
rio. Forse c’entra anche la
cura che mi ha dato il dottore.
Nel fare all’amore non mi sento
più vibrare. Quando vibro
Lui lo sento più
appassionato, maschio, quando no vibro
Lo sento aggressivo,
violento. Riesco a dosarmi”
m. fisioterapico
28
maggio – Cosa sente di fare oggi?
“L’idea di fare una volta
l’integrativo e una volta il fisiotera-
pico mi pare va bene”
M.I.
“Un momento ho avuto la
sensazione di cadere (ha fatto
uno scatto con gli arti
inf.), altro momento breve ho avuto
fastidio su gola, ma
brevemente”
Le accade spesso la
sensazione di cadere?
“La se, prima di
addormentarmi”
4
giugno – “Molti sogni delle mie storie passate. Da molto tempo non le
ricordavo. Il sogno è così
bello e vivo che vado in tachicardia”
M.I.
“La tachicardia dipende perché
vado col pensiero sulla quoti-
dignità facendo fatica a
tornare sulla sensazione piacevole
che da il m.”
26
luglio – “Sono un po’ depressa”
M.I.
Lei guarda sempre ciò che non
va, che è in ombra. Forse è
Bene anche riconoscere gli
aspetti positivi.
2
agosto – “Vacanze da decidere”
Consiglierei, fra le varie
possibilità da lei menzionate, di an-
Dare da sola in Grecia o a
Celleno.
M.I.
15
ottobre – “Sono andata in vacanza a Celleno, mi sono trovata benis-
simo, la ringrazio molto. La
mamma ha avuto un ictus. Sto
facendo il trasloco dei miei
genitori, la mia schiena è dolo-
rante. Ho rincontrato un
amico d’infanzia e mi ci sono inna-
morata.
15
novembre – M.I.
22
novembre – “Sto rallentando la mia vita. Ho avuto un momento di
crollo. Difficoltà di
rapporto con i miei genitori, con mio
padre. Dopo la terapia
mi sono data un po’ di tempo per
me. Ricordo i sogni
quando mi alzo il giorno dopo la tera-
pia”
M.I.
“Ho avuto brividi. E’ la
prima volta che mi capita con il m.”
31
gennaio 2008 – M.I.
“Ho avuto molti brividi sulla
schiena. All’inizio fastidio
del movimento
lento, poi mi ha aiutato a calmare la
tachicardia nel
senso che il battito del cuore è rapido”
7
febbraio – “La notte dopo la terapia fatto sogni non tranquilli, svegliata
e per riaddormentarmi mi
aiutava seguire con il pensiero la
lemniscata che lei mi fa alle
caviglie. Mi trovo bene con lo
psicologo”
11
febbraio – M.I.
18
febbraio – “Dopo la terapia molti sogni, anche brutti, angosciosi”
10
marzo – micromassaggio al capo
17
marzo – “Sono stanca. Il giorno dopo la terapia stata bene: una cari-
ca ma rilassata, non come mio
solito che vado su o giù. E poi
bei sogni, facevo l’amore ma
con tenerezza, come un sogno
di speranza”
Che differenza trova tra
l’integrativo e questo al capo?
“Il giorno dopo del M.I. mi
sentivo scarica di tensione, ma mi
caricavo di energia sessuale.
Questo alla testa sensazione di
leggerezza”
Poi
ha cominciato a disdire gli appuntamenti all’ultimo minuto.
Cod. A22
donna anni 61 impiegata in pensione
13
novembre 2000 – due anni fa, dopo la morte della madre con la quale
conviveva,
venuto fuori una colite ulcerosa cronica
ora curata bene.
Tensione muscolare delle spalle,
mascelle rigide,
metereopatica la
innervosisce il temporale, i lampi,
le viene paura.
Problemi di coxo artrosi. Da giovane
reprimeva gli scatti, le arrabbiature. Ha
un rapporto
da molti anni
con un uomo sposato.
Ha frequentato
vari stage da me condotti.
Sedute nel 2001
– 2002 – 2003 – 2005
24
maggio – “Il mio compagno sta male, ma non posso vederlo a causa
della moglie. E’ stato
operato per un tumore e al femore, so
che ha perso la testa:
demenza senile. Non dormo bene,
angoscia antica per il
rapporto vissuto dal ’69 di nascosto”
M.I.
28
maggio – “E’ deceduto il mio compagno. Mi sveglio presto al mattino.
Dopo la terapia sentito
stanchezza”
Accade spesso che le persone
confondono l’aver allentato
Forti tensioni croniche con
la sensazione di stanchezza.
M.I.
31
maggio – “Sono stata un po’ più lucida e più calma. Dormo bene an-
che se mi sveglio presto. Ti
avevo detto che fuggivo, ora
sto tentando di non fuggire,
parlo del mio dolore con il fra-
tello del mio compagno, con
mia sorella. Ne ho parlato an-
che con due amiche mie”
M.I.
4
giugno – “Dormo poco, difficoltà ad addormentarmi”
M.I.
Finalmente è riuscita ad
abbandonarsi, confermato da lei.
8
giugno – “Mi è rimasto il benessere del m. per 2 giorni, ma anche den-
tro ho ritrovato un rilassamento,
a pensare, a guardarmi un
po’ in faccia, sto riprendendo
la mia vita nelle mie mani. Con
questo rapporto ho vissuto
come spezzata in due, forse il fat-
to che stavo con il compagno,
ma vivevamo separati. Ora mi
sto ricompattando. Ora ho
voglia di riprendermi”
M.I.
11
giugno – “Mi sveglio presto da quando è stato male il mio compagno,
però adesso non sono più
agitata, prendo un libro e leggo.
M.I.
“Quando esco dalla terapia
sento leggero il corpo e l’anima.
Uno scenario nuovo per me”
14
giugno – “Ho sognato che dovevo rilassarmi. Ogni tanto penso al si-
unificato di questa terapia,
forse è di cambiare il mio rappor-
to interno. Mi pare
che mi sto compattando. Ho notato che
non sbatto più
contro le porte come prima, più equilibrio nel
camminare, poi nel
fare: prima ero presa da pensieri, mi fa-
ceva sentire stanca,
ora mi sento meno stanca perché sono
più presente. Anche
con mia sorella (separata, vive con lei)
il rapporto è
migliorato. Ora dico quello che penso, prima ri-
mandavo.
M.I.
21
giugno – “Dall’ultima terapia ho avuto un problema con la figlia del
mio compagno. Non sto male.
Ancora mi sveglio presto.
E’ la prima volta che chiedo
aiuto a qualcuno; i tuoi massag-
Gi mi hanno aiutato”
Cod. A23
uomo anni 24
stud. Universitario/barista
5
febbraio 2007 – il padre ha una distrofia muscolare manifestata da
ragazzo (stessa cosa
sua sorella).
Da un anno ha dolore
su lombo-sacrale ha fatto cure,
per un po’ passa il
dolore, poi torna. Fatto lastre e RM
ma niente di
rilevante.
Introverso, molto
diffidente, emotivo e sensazioni re-
Pressi, arto inf. dx
leggermente più lungo del sx.
Sedute regolari due volte a settimana.
31
maggio – “Sto bene, nessun dolore”
M.I.
Ha combattuto tutto il tempo
tra il lasciarsi andare e il ri-
Fiuto dell’abbandono. Mai
capitato così evidente. Ho pre-
Ferito continuare il lavoro
precedente.
Una volta ha tentato di
dirmi un suo problema, ma non ci
Riusciva ed io non ho
ritenuto opportuno stimolarlo a par-
Larne.
Cod. A24
uomo anni 48
tecnico luci / scultore
23
maggio 2007 – dal ’95 ha un ronzio alle orecchie. 10 anni fa riscon-
trata una ischemia a
sx avuta in passato emersa da
indagini dovute al
fatto che aveva la sensazione di en-
trare in campi
magnetici più densi. Sente il corpo divi-
so a metà,
sensazione molto forte che lo condiziona:
la prima volta ha
sentito un grande calore dal basso
verso l’alto ed è
esploso.
“Ho un buon olfatto:
quando andavo da mia nonna
che stava in un
Ospizio, lì ho imparato a sentire gli
odori delle
malattie. Vado in un centro buddista. Ulti-
ma mente quando la
stanchezza arriva il lato sx del
cervello si spegne,
la parte diventa calda. Sento un
invecchiamento
troppo rapido. Ho una schisi. Vorrei
riequilibrare le due
parti. La soglia del dolore è stato
visto che per me è
alta.
Ci sono anche problemi di
linguaggio.
7
giugno – M.I.
“Il m. su gamba dx sentivo
vibrazioni sulle braccia, su gamba
sx meno percezione del
movimento, ma ogni tanto sentivo
piccole scariche che partivano
dalle gambe e salivano verso
l’alto, come fosse una forma di
sblocco. Ho sentito anche un
movimento sulla fronte al
centro, piacevole, quando toccava
l’alluce.
11
giugno – “E’ andata bene perché dopo la terapia libera e sciolta sia la
parte bassa del corpo che del
capo. La rigidità del corpo e il
dolore sul fianco sx si sono
attenuati, anche la differenza fra
la dx e la sx. La stanchezza
è stata molto più leggera”
M.I.
18
giugno – “Ho notato meno fastidio sulla parte sx del capo, spalla,
braccio. Poi uno strano
sapore in bocca e una patina mag-
giore sulla lingua, non so se
dipende da quello che ho man-
giato. La parte sx è meno
rigida di prima. Mi sento più cen-
trato. Le due ultime dita del
piede erano come un corpo uni-
co, ora le sento di più. Il
sudore ora lo sento più acido, non
so se sento di più con l’olfatto.
Fino a ieri il dolore sul lato sx
del capo e del viso lo
percepivo come delle puncicate ogni
tanto, prima era sordo e
fisso.
Ha
preferito continuare su m. fisioterapici, sul capo e sul viso.
Cod. A25
donna anni 40
impiegata
12
giugno 2007 – “Mio marito mi ha lasciato dopo 4 anni di matrimonio
all’improvviso, per
un’altra. Stavamo cercando di avere
un figlio con la fecondazione
artificiale. Ora lui non
vuole più farlo e non
mi da il permesso. Mi ero trasse-
rita a Milano perché
lui lavora a ….. anche io lavoro lì.
Ora ho una grande
confusione”
Soffre di emicrania
fin da bambina, aumenta nei mo-
Menti particolari di
stress. Usa l’omeopatia.
M.I. - le consiglio
di prendere Arnica 200 ch
23
giugno – “Dopo la terapia ho sentito il bisogno di chiamare mio marito
La sera, tornata a Milano ho
parlato con lui, ma lui è chiuso.
Ho passato una settimana di
angoscia, preso Arnica ma mi
Ha aumentato l’angoscia.
Prendo il Rescue Remedy, ma fa
Poco. Devo decidere entro
pochi giorni se tornare a Roma o
Restare a Milano. Ho rabbia.
Dopo la terapia ho avuto pe-
Santezza allo stomaco, mi
veniva da vomitare”
Le propongo di dare un suo
ordine ai problemi, rapporto tra
Realtà e il non cedere come
rigidità. Perché secondo lei Arni-
Ca non ha funzionato.
25
giugno – M.I.
“Diverso dall’altra volta. Ho
visto colori, una losanga che si
apriva e si chiudeva. Questa
volta non ho avuto dolori allo
stomaco. Sento più sul piede
sx che sul dx”
28
giugno – “Dopo la terapia grande tristezza, piango da vari giorni. Ho
i sensi di colpa: volevo
troppo il figlio e mio marito?”
M.I.
“Questa volta sono stata
meglio. Ho avuto momenti belli, di
pace”
Telefona
per spiegare che ha deciso di trasferirsi a Milano.
Cod. 26
donna anni 69
ausiliaria al Comune
In pensione
10
aprile 2007 – padre sconosciuto. A due anni e mezzo la madre la met-
te in un orfanotrofio
tenuto da suore. E’ stata picchiata
ripetutamente negli
anni.
Verso gli undici anni
va a servizio presso una famiglia
Dove subisce violenze
carnali dall’uomo di casa. Ha fat-
To lavori diversi, in
un posto per anziani gestito dal Co-
Mune. Ha smesso di
lavorare 7 anni fa.
A 2 anni leggera paralisi sul lato dx
A 22 anni tentato
omicidio “quasi riuscito”
Accusa forti dolori
allo sciatico, lombo-sacrale, sia di
Giorno che di notte,
ha fatto molte terapie: magnetote-
Rapia, ultrasuoni,
lampada, ma i problemi restano. Ora
Fa la posturale alla
U.S.L.. Da 4 anni ha paura di cadere
Perché in effetti cade
spesso. Dolori alle ginocchia, diffi-
Coltà a salire le
scale.
Da un mese dolore
all’omero sx
Affetta da vitiligine
su tutto il corpo
Il cuore non va molto
bene
E’ diabetica
Ha dei fibromi
La notte risveglia per
orinare ma anche senza motivi
Particolari
3 anni fa ha ospitato
un suo conoscente, la notte sono
andati i Carabinieri a casa,
li hanno portati in Questura;
poi lei l’hanno
rimandata a casa, ma lei è stata sciocca-
ta dal fatto e perché
non sapeva nulla del conoscente
poco per bene. Dopo poco caduta di
tutti i capelli, ha
l’alopecia, da allora
attacchi di panico, piange facilmen-
te.
E’ obesa
Piedi mal messi: non
poggiano bene, ha scarpe ortope-
Diche, sono doloranti
Dolori ai polsi
“sono sempre
spaventata del mio corpo, ho paura che
esce qualche altro
male”
è stata sempre attiva in
politica
durante gli incontri
ho parlato dell’omeopatia: andata
dall’ottorino
laringoiatra. E’ seguita da una dott.ssa
omeopata con altre
specificità
20
aprile – Le ho proposto il M.I.
Ho dovuto interrompere perché
aveva un dolore su trape-
Zio, spalla, collo lato dx
2
novembre – Le ho chiesto se voleva provare il M.I. Mi ha detto di si.
Le ho specificato di dirmi se, durante il
massaggio, fosse
Venuto fuori qualche
fastidio e che se sentiva di voler in-
Interrompere il m. doveva
dirlo tranquillamente.
M.I.
6
novembre – “Durante il m. ho avuto dolore alla schiena, ma non ho
detto niente perché mi
piaceva il m. Dopo la terapia
nervosismo, anche il
giorno dopo. Mi sono sentita come
avessi avuto una
imposizione”
Rivediamo le cose come sono
andate: avevo chiesto col-
Laborazione da parte tua
che consisteva nel dirmi dolori o
Fastidi durante il m. ma
non mi hai detto del dolore. Servi-
Rà per il futuro. Forse è stato un po’
scioccante ricevere
Un m. fatto con
leggerezza, quando nella tua vita il corpo
Ha avuto piuttosto botte
che dolcezze.
“Si, ho pensato anche a
questo”
Poi come è andata?
“Poi mi sono
tranquillizzata, ma il nervosismo mi ha du-
rato anche il giorno dopo,
poi una passeggiata in monta-
gna mi ha fatto bene. Due
notti dopo la terapia ho fato
un sogno: stavo su di una
montagna, la più alta di quelle
che stavano intorno. Ho
alzato un dito per toccare il cielo.
Poi abbasso gli occhi e
guardo in giù nella profondità, la
Piamente diceva: ‘guarda
in aria’ io ho alzato gli occhi e ho
Guardato in aria, ad un
certo punto ho iniziato a volare,
mentre volo vedo una rosa
davanti a me, la prendo e dico
‘che bella, quanto è bella questa rosa’
ma ad un certo
punto la rosa cade, non
scivola, cade ed io rimango male.
Il mio corpo mi portava
sempre più su e in questo vuoto
Mi sono spaventata e mi
sono svegliata, ero un po’ nervo-
Sa.
25
aprile 2008 – M.I.
“Mi sono sentita
scaricare la tensione. Poi ho avuto pa-
ura perché mi sono
sentita leggera, la sensazione di
essere una piuma. Dal m. nella
prima gamba ad un cer-
to punto non sentivo
più il movimento delle mani e della
gamba. Il m. poi è
arrivato alla testa, sentito molto
forte, come un
formicolio, il cervello come se si muo-
vesse dando
tranquillità. Quando il movimento delle
mani è cambiato il
cervello aveva pulsazioni, lo rece-
piva il m. talmente che
si muoveva. Altre cose non so
descriverle, ma molte
sensazioni. Il cervello percepiva
il piacere e la
tenerezza dei gesti del m. che davano
tranquillità. Questo
movimento del cervello è stato mol-
to bello, come se
volesse avere di più”
29
aprile – “La notte dopo la terapia ho dormito bene e a lungo. Ieri ho
avuto un incidente di macchina.
La mattina, uscita dal seggio
elettorale ho preso la macchina
per andare a mangiare, ad
un certo punto mi sono dovuta
fermare perché ho avuto un
momento strano.”
22
maggio – M.I. – è andata nel torpore
“Quando giri intorno ai
malleoli, se lo fai molto lentamente
ho notato che nel cervello
sento un formicolio, come se tu
gli avessi dato uno scossone
che poi dà un formicolio. E ho
notato che accade quando
lavori sui malleoli del piede sx.
Quando lavori sui malleoli
del piede dx sento sensazioni alla
Vagina, un senso di piacere.
Poi ho avuto un attimo come
Se stessi nel vuoto, una
sensazione talmente piacevole che
Mi spaventa, così sono
tornata presente”
24
maggio – Dopo la terapia ho avuto un sonno agitato, non ho dormito
bene. Ho fatto sogni brutti:
persone vestite in nero, tristi.
Arrivano dei ballerini che
si mettono a ballare; una persona
Si sente male, sviene.
Arriva la Croce Rossa che lo porta via
Gli altri ricominciano a
ballare, poi mi sono svegliata”
30
settembre – “Andata all’Ospedale perché non muovevo più l’arto inf.
sx, mi hanno fatto una iniezione,
dopo migliorata la gam-
ba. Avevo litigato con
una amica, da allora ho i nervi a
pezzi. Sono andata da un
neurologo, mi ha dato delle cu-
re che non ho fatto.
Sono caduta. Dormo male”
M.I.
“Sensazione di stare
nell’acqua. Benessere sia fisico che
mentale. Sensazione di
avere il corpo sollevato dal let-
tino”
26
novembre – M.I.
“E’ stato bello perché il
corpo partecipava al m. I nervi
man mano si rilassavano,
la tensione che ho nell’intesti-
no, nello stomaco. Quando
mangio digerisco malissimo,
ho sentito lo stomaco
rilassarsi, non teso. Questa volta è
andata meglio delle altre
volte: c’è stata la partecipazione
del corpo in tutto e per
tutto. Sentivo il sangue che scor-
reva. Il piacere del
corpo che era contento di ricevere, co-
me a un festino che
quando vai sei accolto, ti trovi bene,
passi una bella serata”
28
novembre – “Uscita dalla terapia mi sentivo leggerissima. Fuori dal
portone un ragazzo mi è
venuto addosso: non sono
cascata perché ero
vicino al muro, ma il ragazzo mi ha
rubato il borsellino.
Andata alla macchina ho trovato una
multa. La vita da una
parte ti dà e dall’altra prende. Non
mi sono arrabbiata, cosa
che in genere mi succede. Ho
pensato: si vede che non
devo avere delle gioie.
Le propongo di non farsi
influenzare dal fatto che la vita
Dà e prende, che i fatti
si possono prendere anche come
Prove e che possono
avere altre sfaccettature. Forse po-
Trebbe leggere qualcosa del Dalai Lama.
“Oggi il mio corpo sta
bene, sta in pace con se stesso e
vedo che reagisce a
tante cose”
2
dicembre – “Mi sto creando delle angosce. Il M.I. mi piace, ma mi spa-
venta di avere un positivo e
negativo. I sogni non sono più
tranquilli, evidentemente
da una parte c’è il piacere e dal-
l’altra qualcosa di non
buono. Col M.I. la mia emotività su-
pera tutti i livelli, sale a un livello
massimo”
3
dicembre – M.I.
“Durante il movimento primo
intorno ai malleoli ho sentito
aumentare la circolazione
del sangue: tutto un calore che
saliva alla testa, poi
riscendeva e risaliva, molto calore, in-
credibile. L’ultima fase,
quando sali a farfalla, cioè con le
dita a sfiorare, non sentivo
più il peso del corpo”
5
dicembre – “Dopo la terapia il mio corpo mi ha comunicato: mi devo
operare la gamba sx perché
il piede tende ad una torsione
esterna. Il corpo mi ha
parlato dei miei organi. Il dolore al-
lo sciatico si fa sentire o
poi scompare. Finalmente ho dor-
mito e tanto in queste
notti.”
9
dicembre – “Ho sognato la mia morte nel senso tutto tranquillo, una
cosa meravigliosa. Quando
mi sono svegliata mi sono tro-
vata proprio come una
morta, con le mani incrociate (ci
siamo messi a ridere). Poi
ho sempre odiato la mia gamba
sx perché mi ha dato sempre
dei fastidi, oggi, venendo qua
mi sono accorta che la
gamba è più dritta nel camminare”
10
dicembre – M.I.
“Oggi ho capito, quando
lavori sul tallone, che la circola-
zione funzionava stimolata
dal movimento delle mani, il
sangue mi arrivava fino
alla testa”
Ho notato che da due sedute le guance, dal
lato vicino al
Naso, diventano rosse.
“La sensibilità mi sale
troppo, può avere una reazione ed
Ho paura della reazione,
perché non so che tipo di reazio-
Ne posso avere. Quando il
m. viene fatto all’alluce sento
Il sangue che sale e va
alla testa, poi scende di nuovo, poi
Risale, poi riscende,
quando sale per la terza volta l’emoti-
Vità è talmente elevata che il
mio corpo è tutto emotivo,
come se passa correndo
sotto la mia pelle e la pelle è co-
me se si muovesse.
Difficile spiegare. Tutto questo mi por-
ta ad avere paura: se l’emotivo reagisce
male?”
Cerco di spiegarle cosa è
il M.I., quali sono gli obiettivi,
come funziona il nostro
pensiero e quello interiore.
18
febbraio 2009 – M.I.
Durante il m. è andata nel torpore. Ad un
certo punto
Leggero stato di
agitazione, ha detto: ‘è buio, è buio,
è buio’, poi si è
calmata. Dopo 5 minuti ha aperto gli
occhi dicendo:
‘dove mi trovo?’ – ‘stai ricevendo un
m.’. Ha richiuso
gli occhi. Dal m. leggero sono passa-
to ad una piccola
pressione.
“questa volta è
stato angosciante: stavo in una stan-
za dove c’era una
suora che mi trascinava in una
stanza senza luce.
Io urlavo che non volevo andare,
lei mi ha lasciato
nella stanza buia da sola. All’inizio è
stato bello: ero
bambina, avevo 2 anni ed ero in
braccio a mia madre
che mi cullava e mi cantava la
ninna nanna. In
queste cose ho sempre paura, mi
spaventano i momenti del vissuto.
All’inizio del m.
quando con le dita
vieni giù dal ginocchio (la I), mi
stimolava la gola,
brivido per tutto il corpo, una cor-
rente leggera che passa in tutto il corpo,
uno scari-
co che fa bene.”
Quanti anni avevi
quando tua madre ti ha lasciato?
“Lei diceva che la
mia nascita è stato un peccato di
gioventù. Avevo 2
anni e mezzo quando la mamma
mi ha portato dalle
suore.”
Tuo padre che
lavoro faceva? “Era un militare”
Ora come ti senti?
“Strana. Stordita.
Come se avessi avuto uno shock”
24
febbraio – “Dopo la terapia sono stata male, ma non capisco: perché
era il mio corpo che stava
male, sensazioni di malessere di
cui non sapevo la
provenienza. Ero con una mia amica, ma
avevo bisogno della mia
casa. Sono tornata a casa, andata
a letto alle 22,30 mi sono
addormentata. Svegliata alle 24,
poi riaddormentata. Sognato:
ero in macchina con Letizia
(sua grande amica storica)
in una strada con tantissimo
fango, c’era una macchina
impantanata nel fango. Noi cer-
cavamo di uscire dal fango:
ho preso dei giornali e li abbia-
mo messi a terra per
camminarci sopra e andare dove non
c’era fango. Vedevo l’altra
macchina, avevo l’angoscia di
questa macchina infossata
nel fango, la paura di non riusci-
re a risolvere il problema di
questa macchina. Mi sono sve-
gliata angosciata. Dopo due
giorni ho avuto la necessità di
cominciare a leggere il
libro del Dalai Lama che mi hanno
regalato a Natale. Questo
libro mi da la tranquillità e la se-
reità. Man mano che leggo
ho la sensazione di trovare più
equilibrio. Invece di
telefonare a te, questo libro mi dà se-
reità.”
Ottimo!
25
febbraio – M.I.
Durante il m. nella seconda
gamba (la sx), 3° fase (la I)
Ad un certo punto ha detto
ad occhi chiusi: ‘Basta, basta,
basta’ – Credevo si
riferisse al m. quindi stavo per conclu-
dere quando lei, in uno
stato di agitazione, ha detto: ‘..non
mi dare tutte queste botte,
mi fai male, basta, basta’ con
le braccia mimava una
difesa movendole esattamente co-
me le avrebbe mosse una
bambina piccola per difendersi
dalle botte. Ha continuato
a stare nel torpore. Dopo un po’
ha aperto gli occhi per poi
tornare nel torpore.
(ho l’impressione che a lei
questa terapia funga da ipnosi)
Com’è andata?
“Bene. Ho sentito
un’agitazione, forse mi portava ai ricordi,
non lo so.”
Cosa ricordi?
“Non ricordo niente”
Come ti senti?
“Come l’altra volta, come
un’automa, sento che parlo ma
come se non fossi io.
Frastornata. Forse per un attimo sono
tornata bambina, una cosa
visuale che mi ha spaventato,
ma non so che dirti. Quello
che è sicuro è che sono tornata
bambina ed ero in collegio.
Se mi macchiavo la camicia mi
punivano dicendo: ‘tu hai
l’anima macchiata’ “
27
febbraio – “Mi aiuta molto il libro del Dalai Lama. Ieri mattina ho pian-
to. E’ un periodo come se
vivessi in un altro mondo. Come
se fossi in un altro
pianeta. Sono qui che cammino ma mi
sento altrove. Mi succedono
cose strane che non dipendono
da me, come se mi
avvertissero di qualcosa, non lo so. So-
no più attenta di prima, ma
mi succedono cose che non ca-
pisco perché. E’ vero che
mi sento strana, come se non ap-
partenessi a questa terra,
ma io sono in questa terra, alle
volte ho paura, mi chiedo
perché succedono queste cose.”
Abbiamo parlato.
4
marzo – Ho ritenuto opportuno lavorare sul capo: micromassaggio
(il capo della persona poggia
sulle palme della mano – il mo-
vimento è rotatorio lento e
costante)
“Da piccola ho sempre desiderato
mia madre. Nel m. al capo
ho chiamato mia madre urlando e la
vedevo e non la vedevo,
ma era presente come
un’immagine”
Quale sensazione in tutto
questo?
“Prima una sensazione di
leggerezza, poi di molta agitazione”
Se dentro di te senti che c’è il desiderio di
sciogliere questo
Nodo con tua madre si può
provare a scioglierlo con il m. al
Capo o con il M.I., se senti
di voler provare.
13
marzo – “Anche con il micromassaggio mi vengono fuori cose. Mi è
tornato alla mente la violenza
di una suora, dai 4 ai 6 anni.
(una violenza carnale) Mi
ricordo, avevo 6 anni, deliravo, so-
no stata portata all’Ospedale.
Tornata in collegio la suora non
c’era più, ma io ho cominciato
ad essere balbuziente e mi è
rimasto fino ai 20 anni. Io
allora ero timida, sensibile. Più
grande sono andata presso una
famiglia a servizio e l’uomo
mi ha violentato. A 20 anni ho
cominciato a riflettere sulla
mia vita. Per la balbuzie mi
sentivo umiliata, mi prendevano
in giro, mi dicevo: ‘perché
devo vivere se soffro così tanto?’
Così ho deciso di togliermi la
balbuzie, essere indipendente
E lavorare ma non a servizio
fisso nelle famiglie. Ho comin-
Ciato a riprendermi e a
perdere la balbuzie. Quindi ora che è
Tornato fuori il tutto, il
ricordare mi ha fatto male perché
Avevo chiuso con il passato.
Non voglio rivivere i traumi del
Passato.”
Ho riparlato del M.I. e di
quello al capo; ciò che è venuto fuo-
Ri non dipende da me, ma dalla
sua interiorità che vuol dire
Essere in grado di reggere
quanto è venuto fuori. Da cosa si
Capisce che è in grado di
sostenere il tutto, a cosa è servito
Far emergere il tutto.
Comunque le ho proposto di sospende-
Re il M.I.
“Magari più in là. Comunque
sono stata male, ma dopo 2
giorni mi è venuta un’allegria
così forte che dopo anni pas-
sati senza andare mai a
ballare ci sono andata e mi sono
divertita. E’ passato il
ricordo dei traumi. Ho suonato persi-
no la chitarra che non suonavo
da tanti anni. Ho avuto una
leggerezza, una sensazione di
volare, di sentirsi piacevole,
di libertà.”
E’ sano vedere il positivo che
hai.
“Io creo, costruisco, poi non
mi interessa più. Da piccola mi
hanno castrata nella mia
creatività. Le suore non mi hanno
voluto mandare a scuola. Le
cose che ho creato da adulta
è sempre arrivata una
prepotente che mi fregava: una lavan-
deria, poi una scuola, ecc.”
fisioterapia
17
marzo – “Mi si è alzato molto il diabete. Dormo molto poco. Ho eu-
forie di gioia e dopo un’ora
vado giù per terra: c’è qualcosa
che non è in equilibrio”
Nel passato è già successo?
“Questo si, specialmente
quando mi succedevano le cose.
Quando ero piccola e stavo dalle
suore, portavo i bambini
Nella clausura, li facevo
entrare di sera: i bambini vedeva-
No le suore in bianco e io
dicevo ‘I fantasmi!’, poi le suore
Chiedevano chi era stato e i
bambini dicevano ‘Aurora’…
Mai prima avevo ricordi, ora
me ne vengono fuori tanti”
29
aprile – M.I.
“Quello che non è mai successo:
piano piano mi sono lascia-
ta andare. Sentivo una
ribellione vergognosa. Sentivo le mani
che lavoravano sul mio corpo e
il corpo partecipava a questa
ribellione così forte. Ho
pensato: ‘Aurora, questo è un piacere,
perché ti ribelli? Poi è
cominciata a partire la mia testa: il cer-
vello mi voleva dire qualcosa e
non me lo diceva. Questo mo-
vimento era continuo, il
cervello che si muoveva, voleva dirmi
e non dirmi. Il movimento
localizzato sul capo, sulla fontanella
Poi tutto si è calmato e mi sono
lasciata andare, ma i movi-
Menti mi avevano messo in
agitazione, come se non accettas-
Si il m., poi si calmava e
veniva fuori il piacere, poi riprendeva
La ribellione, quasi volevo
urlare basta, poi ritornava il piacere
Sono venuta con la paura di
cosa sarebbe successo durante il
m.
Le ho proposto di osservare e
riconoscere le sue capacità nel
Sostenere la terapia, gli
sforzi e la fatica che lei ha deciso di
Affrontare e se ci sono stati
dei cambiamenti in lei e quali, ma
Il lavoro avrebbe dovuto farlo
lei.
5
maggio – Si è verificato che sto cominciando a riconoscermi delle doti
che non mi sono mai
riconosciuta. Ho preso la 3° media
mentre lavoravo. Ho tutti
amici laureati ed io avevo sogge-
zione. L’altro ieri ho parlato
francamente con un mio amico
architetto come non avevo mai
fatto prima. Mi ha detto che
non mi riconosceva più dato
che per la prima volta ho parla-
to con chiarezza. Io ho detto
che era merito tuo”
Abbiamo parlato sul pericolo
di dire cose che possono far pia-
Cere a me, ma che non sono
reali e che bisogna fare atten-
Zione. Ho riparlato sul
significato di riconoscere le proprie
Capacità e perché è bene farlo
da sola.
13
maggio – M.I.
interrotto il m.
Iniziato bene, rilassata.
Quando stavo nell’ultima fase sulla
Prima gamba, si è agitata
brevemente dicendo: “Non mi uc-
Cidere, non mi uccidere,
tanto io non parlo”. Si è messa a
Sedere aprendo gli occhi
spaventata, poi con l’espressione
Di chi non sa dove si trova.
E’ voluta scendere dal lettino e
Vestirsi. Poi mi ha chiesto
se avevamo finito. Stato emotivo
Agitato senza esternarlo. Le
ho dato dell’acqua. Mi ha chie-
Sto cosa era successo. Le ho
detto cosa era accaduto.
“Penso che sto facendo un
cammino dove vengono fuori le
cose brutte del passato, poi
arrivano quelle belle”
Voleva analizzare la frase
che ha detto durante il m., ma
Non si ricordava nulla, né
ora era in grado di fare delle as-
Sociazioni. Le ho proposto
di non mettere il pensiero su
Quanto accaduto. Che
probabilmente uscita dallo studio il
Pensiero cercherà delle
ipotesi, ma che dovrà bloccare le
Riflessioni concentrandosi
sul fatto che è inutile riflettere
Su qualcosa di cui non si
hanno elementi per riflettere, sa-
Rebbe un pensiero sterile
che può confondere le idee. Le
Ho ricordato il significato
di questa terapia, gli obiettivi e
Che sarebbe buono se riuscirà a non
formulare ipotesi er-
Rate, ma aspettare poiché se
la sua interiorità vorrà, in un
Momento qualsiasi usciranno
quegli elementi necessari al
Fine di una comprensione
risolutiva di quanto accaduto.
15
maggio – “Ho pensato all’ultima terapia. Una presa di coscienza con
me stessa. Il rapporto
bello, sincero, comunicativo fra me e
te, ho pensato a questi 2
anni: sono stati una parte di rive-
lazione con me stessa. Ho
visto con dolore i miei difetti, co-
me gestisco le cose e i
rapporti con le persone. Avevo abi-
tuato le persone ad
accettarle per come erano: andava be-
ne per loro, ma non per me. Lo
scatto fatto mercoledì nel-
la terapia è stato un atto
di ribellione su cose che prima ac-
cettavo e ora no. Fa male,
ma sento che sto crescendo. Mi
addolora, ma penso che il
mio tempo con te sia terminato.
Prima non accettavo di
interrompere la terapia, ma penso
Che sia arrivato il momento
di finire il rapporto. Non perché
Io lo voglio finire, tu sei
stato importante sia a livello tera-
Peptico che umano, non lo so
cosa è scattato in me, ma
Sento che devo fare stop.
C’è da verificarla questa cosa.
Vorrei non interrompere la
terapia del M.I.”
Ho detto che ero d’accordo
su tutto.
Ha
continuato a venire.
23
giugno – “Ho parlato con la dott.ssa dicendole la mia disperazione nel
non vedere grossi risultati e
i farmaci costano troppo.
Con te vorrei interrompere
fino a settembre.
Nel M.I. quello che non ti ho
detto è che una volta ho visto
Io e te che salivamo verso
una luce che poi è diventata scu-
Ra ed io mi sono spaventata
perché non volevo andare oltre.
Ho riflettuto a lungo e ho
deciso di interrompere anche per-
Ché il mio corpo parla, vedo
che tu lavori e il mio corpo non
Accetta di essere toccato, ho
questa sensazione, per questo
Sospendo”
Fai bene ad interrompere
questa terapia, perché avrai modo
Di ascoltare il tuo corpo
quando sarà passato questo mo-
Nto un po’ buio.
28
settembre – “Mi sono resa conto che ho interrotto la terapia con te
perché mi ero innamorata
di te. L’ho capito questa esta-
te. Ora mi è passato.”
Importante che tu te ne
sei resa conto, ora capirai me-
Glio perché mi vedi rigido nel rapporto che
ho con le per-
Sone che vengono qui: non
è rigidità, ma etica per il bene
Di coloro che vengono in
terapia.
24
novembre – capo: micromassaggio
1
dicembre – “Ho fatto un sogno: camminavo senza sapere dove andavo
era una città distrutta,
senza persone. Ad un certo punto
vedo un vecchietto con il
bastone che si avvicina e mi dice:
‘Non è questa la tua
strada, è quella la tua strada’ indican-
do una montagna. Io gli
dico: ‘è una salita rapida, non ce
faccio a salire la
montagna’. Lui mi risponde: ‘ Vai che ce la
fai’ e io mi avvio. Arrivo
fino alla cima. Guardo il vecchietto
che mi sorride e, battendo
una volta le mani, mi dice: ‘bra-
va’ e io contraccambio
facendo come lui e gli dico: ‘bravo’
Lui gira le spalle e se ne
va. Io voglio scendere e ho paura,
non so come fare per
scendere. Cerco un bastone, trovo un
tronco d’albero, provo a
scendere e all’improvviso mi ritro-
vo ai piedi della montagna,
come se il bastone mi avesse
aiutato. Torna il vecchietto, mi
dice: ‘brava’, mi sorride e
se ne va e anche io me ne
vado, ritorno da dove sono
venuta”
3
marzo 2010 – M.I.
Durante il m. ha detto:
“Voglio star bene, ma non ci
Riesco. Eppure ci devo
riuscire” …….. “Vedo una luce che
Mi illumina il viso”
…….. “Entra luce che mi riscalda” …
“Hai difficoltà ad
entrare vero? Ci sono ostacoli!”
Come è andata?
“Mi sono rilassata”
5
marzo – “Dopo la terapia, da una parte piacere, dall’altra un po’ agita-
ta. Sento che nella mia vita
c’è stata una cosa molto brutta,
come quando ammazzi una persona
e vuoi cancellarlo. Natu-
ralmente non ho ammazzato
nessuno, ma la sensazione è si-
mile. Da una parte ho paura,
dall’altra voglio sapere. Ma non
so quando è successo e cosa è
successo ed è una cosa talmen-
te schiacciata, ma non so se si
riesce a farla venire fuori, se
uscisse fuori sarebbe una
liberazione. Non so se riuscirai a far-
mela uscire”
Io non posso farla uscire perché
sarebbe una violenza su altre
Violenze subite; dipende dalla
tua interiorità, forse uscirà al
Momento giusto.
“E’ talmente nascosta che non so
cosa sia. Andai da uno psico-
logo che mi disse: ‘Se è così
ben nascosta perché devi tirarla
fuori? Tu devi guardare avanti’.
Ma io ci sto male, è un punto
oscuro della mia vita che non
ricordo.
Quando è scoppiata la guerra mia
madre si è innamorata di un
Altro uomo, mi ha messo dalle suore. La
sofferenza del distac-
Co da mia madre e trovarmi in un
luogo che non mi apparte-
Neva: piangevo giorno e notte e
le suore per questo mi dava-
No le botte.
Tutte le cose che escono fuori, sento la
leggerezza del pensie-
Ro. La mia interiorità la lascio
libera quando il corpo è rilassa-
To, altrimenti non è libera. Ho
provato a isolarmi per dei gior-
Ni, a meditare, ma non riesce di
essere libera.
Solo quando ero piccola, che le
suore mi portarono all’Ospeda-
Le, avevo la febbre molto alta,
nel delirio ho parlato della suo-
Ra che mi faceva quelle cose.
Solo allora mi uscì di parlare di
Quel trauma”
17
marzo – capo: micromassaggio
“Nell’ultimo M.I. verso la
fine sentivo come una vibrazione
sotto la pelle che si muoveva
per tutto il corpo tranne la te-
sta: dai piedi fino al collo. Stavo bene, una
sensazione dolce
e bella, molto bella,
piacevole, che è continuata anche dopo:
non c’era la vibrazione ma
rimaneva il piacere della pelle co-
me se dicesse ‘grazie’.
Il m. sulla testa ha tirato
fuori l’uomo di mia madre che la
Picchiava e io mi mettevo in
mezzo per dividerli. Sempre lui
Mi ha preso per il sesso”
19
marzo – “dopo la terapia, andata in macchina ho pianto molto. Ho
preso Arnica dose unica, ma
non mi ha fatto niente”
Cod.: A
27 donna anni
39 impiegata
21
febbraio 2008 – secondogenita, cresciuta sentendosi un po’ respon-
sabile.
Padre deceduto nel
’95 – era poliomielitico
Nei periodi di
tensione problemi allo stomaco, spalle
Qualche volta ha
mal di testa
Da 3 anni dolore su spalla – trapezio lato sx
– ha
Sempre avuto la
schiena tesa – sta facendo Pilates
Crampi su arco
plantare
Lavora ceramica con
i bambini
Va a lezione di colore –
acquarello
Piuttosto
introversa, riflessiva, sa ascoltare
E’ mancina
E’ andata in
analisi anni fa
7
aprile – propongo il M.I.
notevole movimento delle palpebre,
poi si sono calmate
è andata nel torpore durante il
m. all’arto inf. sx
“Ho avuto brividi. Sentivo l’arto
massaggiato più rilassato, più
basso dell’altro. Stomaco che gorgogliava”
Il viso era notevolmente disteso
10
aprile – Dopo la terapia ho notato che mi ha fatto effetto soprattutto
alla testa quasi di
ovattamento, di rallentamento di pensiero
rispetto al mio macinare, più
rilassata. Uno stato d’animo ma-
linconico come per il m. sulla
testa.
24
aprile – M.I.
28
aprile – “Mi ha fatto bene il m. Dopo la terapia ho notato che tutti gli
argomenti complessi non li
seguo: volevo seguire una tra-
smissione di Santoro sulla
camorra, ma non ce la facevo.
Questa volta il giorno dopo
avevo molta calma, a differenza
Della precedente”
8
maggio – M.I.
“Meno brividi. Tante immagini.
Sentivo il corpo molto abban-
donato, mi ha fatto uno strano
effetto: come se uno dorme e
invece sono sveglia. Qualcosa
alla gola, ma non so spiegarlo,
una sensazione.
3
luglio – M.I.
“Molto diverso la sx dalla dx. La
dx era meno sensibile rispetto
sx. Sensazioni comunque molto
piacevoli. Quando hai comin-
ciato sulla dx quasi subito ho
sentito una sensazione di calore
sulla nuca, altezza cervelletto,
vedevo dei colori, principalmen-
te giallo e rosso. Mi veniva da
massaggiare il capo, ma non
sentendo le braccia sono rimasta
ferma. Quando hai smesso è
smesso anche il calore in testa.
Ho avuto momenti di torpore,
ma questa cosa alla testa mi ha
fatto essere più presente.
10
luglio – “Mi sono sentita molto bene dopo la terapia. Ho fatto una pas-
saggiata a Villa Pamphili,
sentivo molto gli odori e i suoni, co-
me più amplificati, più
attenta. Molto attenta alla natura ri-
spetto al mio solito. La notte
dormito bene”
Hai capito cosa va a toccare il
M.I.?
“Mi fa sentire meglio le cose
sia positive che negative. Trovo
affascinante il fatto di avere un
contatto così intenso che ri-
mane anche nei giorno
successivi, mi aiuta a capire come sto,
le cose che non vanno bene”
17
luglio – M.I. – quasi sfiorato
“Ho avuto la stessa immagine
dell’altra volta, ma con più det-
tagli. Stavo in mezzo alla
vegetazione, c’è una cascata alta,
stretta, oggi sentivo il prato
sotto di me e degli schizzi d’ac-
qua. Ho pensato: ‘allora sono di
nuovo qua’. Come l’altra vol-
ta c’è un punto in cui i
pensieri si spezzettano e mi è successo
come l’altra volta di andare
sulle immagini. Oggi sensazione
di calore, serenità, molto
forte l’udito: quando all’esterno
c’era qualche rumore lo sentivo
molto amplificato, lo scric-
chiolio della sedia, gli
uccellini che mangiavano. Verso la fine
colore arancione. Il suono come
se mi arrivasse più puro”
Hai notato qualcosa nel massaggio?
“Sentivo molto sull’alluce, ma
non ho memoria delle differen-
ze, dei passaggi, ne ho
percezione ma non so”
Che sentivi all’alluce?
“E’ un effetto che sento alla
gola, ma non so spiegarlo”
Questa volta il tocco era
leggero/sfiorato come le velature nel
Colore. Col pennello si da un
colore e viene una forma, con
Acquarello si da leggero e
vengono le velature nelle quali si
Possono notare i dettagli. Nel
m. se c’è pressione il senso va
Più sul materiale, più è
leggero più va nel profondo.
24
luglio –“La terapia ultima mi è rimasto a lungo l’effetto: un senso di
benessere, la voglia di
rallentare i ritmi, ho detto no ad una
serie di cose da fare e ho preso
i ritmi più lenti”
20
novembre – “Intasamento di pensieri. Un dolore espresso mi ha fatto
bene tirarlo fuori”
M.I.
“Durante il lavoro sulla
1° gamba ho visto colori su toni
caldi, poi il calore del
sole e sensazione di onde di sabbia
e una tenda dove io
cucinavo. Nella 2° gamba dalla sab-
bia vedo un punto molto
aperto di mare con la sabbia, io
che camminavo sentivo
l’acqua salire sulle gambe. Poi
l’ultima immagine di me
che prendevo la sabbia e la la-
sciavo cadere alzando le
mani verso l’alto. All’inizio dif-
facoltà, come se la testa
cercasse immagini piacevoli,
quindi come se fossero
immagini ingannatorie”
27
novembre – “Su alcune cose il M.I. mi ha placata. Le immagini ritor-
nano in questo periodo
di difficoltà nel lavoro e personale
M.I. – proviamo
iniziando su gamba sx
“Ho trovato fastidioso all’inizio sulla
gamba sx in cima,
come fosse una
scottatura, una sensazione di fastidio
molto più forte alla
testa, sulla nuca come se scottasse
un po’. Ma ho avuto
delle immagini bellissime: di un
bambino nell’utero, mi
sa che era mio (durante gamba
sx). Di me bambina
durante il m. nell’altra gamba, an-
che che stavo sul
terrazzo della vecchia casa, correvo
avanti e indietro con un
cappotto che ho in una vecchia
fotografia. Poi è venuta
l’immagine di un quadro che an-
cora c’è a casa di mia
madre e lì mi ci sono proprio im-
mersa. Sul finale
immagine molto bella”
Aver iniziato sull’altra
gamba ti pare sia stato differente?
“Non lo so, questa cosa
alla testa…. Magari non c’entra
niente”
4
dicembre – “Settimana complicata, sento che mi si irrigidiscono le
gambe, sempre successo
quando sono più emotiva. Però
una volta mi succedeva
moltissimo, ora più di rado”
M.I.
“Immagini scollegate e
poche. Molte luci colorate intense
una luce bianca intensa”
11
dicembre – “Non sono in un passaggio semplice, ma è positivo per-
ché questo lavoro (il
M.I.) mi dà dei segnali interessanti:
nei giorni successivi mi
tornano immagini, sensazioni, co-
me fosse un richiamo. Mi
affascina il fatto che mi sembra
un contatto con me: A
volte non capisco il significato delle
immagini, ma non mi ci
interrogo tanto.
M.I.
“Questa volta c’erano
molte foglie”
18
dicembre – “Prima volta che l’immagine delle foglie mi è tornata e co-
sì nitida per varie volte”
M.I.
29
gennaio 2009 – M.I.
7
maggio – M.I.
“Da quando facciamo l’I. mi
rendo conto che ora riesco ad
esprimermi meglio in alcune
situazioni. Questa volta ho avuto
immagini verso la fine. La
prima parte sono venute fuori cose
che riguardano questi ultimi
mesi in cui ci sono state tensio-
ni, arrabbiature, difficoltà”
Parlo del pensiero interiore e
la funzionalità di ‘spurgare’ ti-
Rando fuori cose passate non
positive. Tirare fuori queste
Cose e non tenerle dentro
significa ‘riconoscerle’ cioè accet-
Tarle piuttosto che tenerle
nell’inconscio.
14
maggio – “Avuto nei giorni successivi l’eco dell’I. attraverso sogni e
nell’arco della giornata ho
avuto immagini della discesa di
una montagna e della
situazione con un compagno di lavo-
ro con il quale ho avuto un
anno di frequentazione molto
intensa, poi gelo perché
aspetta un figlio. Ho una parte ar-
rabbiata che faccio fatica a
tirarla fuori e una parte che ca-
pisco. In questi giorni situazione
meno pesante.
Con l’analisi hai più
strumenti per capire e la persona ti
Aiuta. Sento, con il M.I., a
livello più percettivo, un momen-
To più limpido, il contatto
con me stessa. Ogni volta mette
In moto una consapevolezza
più piena, dei cambiamenti.
Capo: micromassaggio
“I pensieri ti si spaccano.
Diverso molto dall’I. ma molto
bello. Effetto svuotamento”
4
giugno – “Rabbia che è uscita, ma mi ha fatto bene. Il micromassaggio
ha avuto effetto di
rilassamento dei pensieri nei giorni succes-
sivi, in genere m’incarto con i
pensieri, invece ho avuto cal-
ma”
11
giugno – M.I.
18
giugno – L’I. fa i suoi effetti e ora mi scrivo i punti importanti come
avevi detto.
M.I. -
pressione forte
“Molto diverso. Andavo a
pezzi anche come collegamento
con l’esterno e di positivo e
di negativo. Ho avuto l’impres-
sione, in genere calo nello
stato in maniera più armoniosa,
questo era come se fossi
richiamata a tratti dalle sensazio-
ni dell’esterno. Uscivano
immagini e sensazioni all’improv-
viso e poi in genere ho
sempre immagini a colori, questa
volta più in bianco e nero.
Alla fine ero più abbandonata
delle altre volte, più fatica
a riprendermi. Immagini di cose
negative del quotidiano che
buttavo via e poi facilmente
sensazioni positive di
desideri, calore, piacere, tutto molto
alternato, cosa mai successa.
Mi ha disorientato: la mia
mente, nel combattimento che c’è sempre più
o meno,
nell’alternarsi delle
immagini forti che arrivavano da sole,
si è arresa. Contatto
l’essenza”
Abbiamo parlato degli
obiettivi del M.I.
25
giugno – “Gli effetti dell’I. continuano, un’eco nei giorni successivi.
Mi tornano delle immagini
nella quotidianità. Dall’immagi-
Ne vedo cose di me più
chiare. C’è un effetto sulle mie cose
Che ripeto ma che riesco a
dirmele meglio, ad essere più
Obiettiva.
Capo: micromassaggio
“Sono molto diversi.
Sensazione di calore e scioglimento
progressivamente: sensazioni
di pensieri che si spaccano
piano piano, si frazionano.
Quasi una sensazione di fisici-
tà del pensiero”
9
luglio – “Mi è piaciuto molto il m. sul capo, anche come risonanza nei
giorni successivi, ma va meno in
profondità rispetto all’I.. Pe-
rò mi aiuta a non intrecciare i
pensieri, come se mi scioglies-
se….. mi ridà energia, lavora più
sul pensiero. L’I. alle volte
mi ha svelato, il micromassaggio
non ha questo effetto”
M.I.
16
luglio – capo: micromassaggio
23
luglio – “La terapia mi ha tirato fuori la stanchezza, evidentemente la
tengo di testa, mi ha tolto
anche i pensieri, sensazione che
sento anche durante il m.,
fatti di preoccupazioni, del futuro
che in genere mi portano ad un
mal di testa, invece ho sentito
la mente che si placa”
M.I.
10
dicembre – “Ogni tanto tensione alle braccia, ma ho imparato a rilas-
sarmi. Faccio yoga
kundalini. 13 giorni fa ho avuto mal di
testa durato 5 giorni,
così tanto mai successo, forse c’è
stata una concentrazione
di varie cose: tensione, un cu-
gino con sclerosi, poi
arrivato il mal di testa”
capo: micromassaggio
17
dicembre – “Andato meglio con il mal di testa ed è migliorato il sonno,
è diventato più
riposante. Ogni tanto cali per stanchezza”
capo: micromassaggio
24
dicembre – “L’ultima volta mi è parso che il m. abbia agito sull’emo-
tivo, simile al M.I., che
sulla testa non mi era mai suc-
cesso. Su una cosa di
tristezza, nei giorni successivi mi
si è chiarita”
capo: micromassaggio
“Iniziato con immagini
frammentate durante la prima
parte, poi immagine di
una vetta e altre non frammen-
tate. Poi un posto, una
casa, molto bello e mi son detta:
‘ma questo lo conosco.
Ah! L’ho sognato’
Quindi anche questo m.
stimola nella direzione che con-
Duce il M.I.?!?
29
dicembre – “Con il m. è uscita la parte inquieta che tenevo a bada.
è stato un impatto forte
l’ultima volta, sia per la stan-
chezza che nel tirare
fuori. Le immagini erano serene,
non capisco bene. Ora da
un lato non voglio lasciare trop-
po al fisico, sto
cercando di capire la parte inquieta”
Cod.: A
28 donna anni
36 musico terapeuta
21
luglio 2008 – madre deceduta per infarto quando lei aveva 10 anni
- padre deceduto a breve dalla moglie per ictus
- lei è ultima di 8 figli, nata a casa, ha
corso il rischio di
morire insieme alla
madre
- fratello deceduto
per motivi di droga
- ha una sorella
con un aneurisma e il figlio, causa inci-
dente è in
coma
- mestruazioni
dolorose – scoliosi – tachicardia – fasi
depressive – attacchi
di ansia o panico -
- divorziata, convive, ha
una bambina di 6 anni
4
agosto – le propongo il M.I., accetta
“Sensazione di piacere,
all’improvviso di leggerezza. Non
sentivo il corpo (lei è
corpulenta). Molti colori: viola, rosso,
azzurro chiaro, chiaro.
Inizialmente il m. lento mi infastidi-
va, come se avessi voluto il m.
della seduta precedente,
poi mi sono lasciata andare e
ho avuto piacere. Suscitto
tantissime sensazioni. E’ il m.
più forte di quelli che ho spe-
rimentato. Forse nel senso che
ci sono state più risonanze,
più corde che generalmente non
vivi. Più intimo come sen-
sazioni.
29
settembre – “I problemi prima implodevano ora sono esplosi. Sto
in un processo di
cambiamento. Dopo gli esami univers.
Iniziato il malessere.
Sono claustrofobia, il ciclo mi scom-
Bussola sempre. Tornata
al lavoro a fine agosto stavo
Bene, poi attacco
d’ansia. In agosto ho interrotto il rap-
Porto con il compagno
che vive a … dovevo prendere il
Treno ma non ci sono
riuscita: ho avuto 3 gg.di inquie-
Tutine profonda, ho
iniziato la terapia con una psicologa.
Non riesco a reggere l’ansia. Il mio
mestiere è partito
Dalle ferite che ho
avuto. Il mio compagno rappresenta-
Va mia madre: chiusa,
anaffettiva, dura, che non parlava
Anche se il nucleo era
buono”
Dagli occhi suoi mi pare
emerga la forza di combattere,
ma anche la paura di
vivere.
“Forse sono stanca del
lavoro che faccio, stare con i ma-
lati. Venendo qui oggi, mi sono portata
dietro l’ultimo in-
contro, la leggerezza
del corpo, la presenza, la sensazio-
ne di piacere ad un
livello diverso e il concedermi di vive-
re questa sensazione.
Fino ad oggi legavo il piacere alla
sessualità, ora è
diverso.
Non
è più venuta perché ha scelto di continuare con la psicologa.
Cod.: A
29 donna anni
36 maestra elem. / colf
19
maggio 2008 – straniera, paesi slavi
sposata, forte
desiderio di un figlio che non arriva
fin da piccola
dovuto lavorare suo malgrado
frequenti ‘colpi della strega’
11
novembre – “La schiena va bene. Non sto bene dentro”
propongo il M.I.
“All’inizio molta paura,
il cuore che batteva forte, lo sen-
tivo nella gola e una
sensazione di caldo dalla pancia in
su. Poi sono iniziate a
scorrere tante immagini, mi sono
rilassata, quasi andata
nel torpore”
18
novembre – “Dopo il M.I. ho iniziato a fare sogni di una persona che
mi vuole ammazzare, non
la conosco e non ci riesce
perché scappo e mi
sveglio. Ma non mi fa paura il sogno.
Poi ho notato che da
quando ho iniziato la terapia con lei
Sono ottimista, prima ero pessimista,
preoccupata di tut-
To. Anche sui problemi,
prima ci piangevo, ora non mi
Preoccupo più”
9
gennaio 2009 – M.I.
13
gennaio – “Dopo la terapia, andando a casa, per strada non mi regge-
vo più, stavo per
addormentarmi. Arrivata a casa sono an-
data a letto subito. Molti
sbadigli.
Per la strada cammino
sempre di corsa, invece dopo la te-
Rapia non mi preoccupavo di
niente e camminavo piano,
tranquilla”
27
febbraio – “Farò l’inseminazione artificiale, vorrei stare tranquilla, fac-
ciamo il M.I.?”
M.I.
6
marzo – M.I.
Fatto
inseminazione. Gravidanza delicata, è stata sempre a letto, ma poi
Il
bambino è nato.